La Commissione Europea ha presentato a Bruxelles un pacchetto di proposte legislative, denominato "Omnibus", per semplificare gli obblighi burocratici delle imprese. Le misure riguardano normative chiave del Green Deal, come la direttiva sulla sostenibilità ambientale (CSRD), la Tassonomia sugli investimenti verdi, la direttiva sulla diligenza dovuta (CSDDD) e il regolamento CBAM sui dazi climatici.

Slittano gli obblighi di rendicontazione

Una delle principali novità è il rinvio di due anni degli obblighi di rendicontazione per grandi aziende e PMI, inizialmente previsti per il 2026 e 2027. Inoltre, il campo di applicazione della CSRD viene ridotto: la soglia minima di applicazione passa da 250 a 1.000 dipendenti.

Maggiore flessibilità per la Tassonomia e i dazi climatici

Le nuove regole semplificano del 70% gli obblighi informativi per le aziende che vogliono qualificarsi per gli investimenti verdi. Il regolamento CBAM, invece, escluderà il 90% degli importatori di ferro, acciaio, cemento e fertilizzanti, mantenendo la copertura sul 99% delle emissioni di CO₂ generate dai prodotti importati.

Il Clean Industrial Deal: sostegno alla competitività

Parallelamente, la Commissione ha presentato il "Clean Industrial Deal", un piano per accompagnare la decarbonizzazione dell’industria e rafforzare la competitività europea. Le misure previste includono:

• Riduzione dei costi energetici con incentivi alle rinnovabili e al nucleare;
• Nuove norme per gli appalti pubblici, favorendo prodotti a basse emissioni di carbonio;
• Un’etichetta volontaria sull’intensità di carbonio, a partire dall’acciaio nel 2025;
• Maggiori aiuti di Stato per la transizione industriale;
• Acquisti congiunti di materie prime essenziali per rafforzare l’indipendenza dell’UE.

Verso un’economia più circolare

Nel 2026 verrà introdotto il "Circular Economy Act" per aumentare l’uso di materiali riciclati e ridurre la dipendenza dell’UE da fornitori esteri. L'obiettivo è raggiungere il 24% di materiali circolari entro il 2030.

(askanews)