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Barconi alla deriva, 500 migranti sulle navi delle Ong

Barconi alla deriva, 500 migranti sulle navi delle Ong

Barconi alla deriva, 500 migranti sulle navi delle Ong

Proseguono gli sbarchi sulle coste italiane e sono ormai oltre 52mila gli uomini, le donne e i bambini che dall'inizio dell'anno sono approdati nel nostro Paese con il sogno di raggiungere l'Europa, il doppio di quanti ne arrivarono nel 2020.

A dare il primo allarme della giornata è Alarm Phone, segnalando due barconi carichi di migranti alla deriva tra le zone Sar di competenza libica e maltese, nel bel mezzo del Mediterraneo. Il primo è un gommone con una sessantina di persone a bordo. "Siamo in contatto con loro, la barca si sta sgonfiando e sta entrando acqua, temiamo il peggio se le autorità, informate 11 ore fa, non agiscono immediatamente" twitta la Ong che poco dopo afferma di aver perso i contatti.

"Il mercantile Hafnia Malacca, che si è avvicinato alla barca riferisce di un possibile respingimento dalla sar di Malta". La posizione segnalata a tutti i mezzi in zona ha però consentito alla GeoBarent, la nave di Medici senza frontiere, di raggiungere in tempo il gommone. "Stava imbarcando acqua.

Le condizioni meteo sono estremamente dure, con onde di 3 metri e venti di 25 nodi, ma siamo riusciti a salvare tutte le 71 persone a bordo" dice Msf che, con questo intervento, ha compiuto 5 salvataggi nelle ultime 48 ore, l'ultimo con 95 migranti nella serata di ieri "che stavano per essere intercettati dalla guardia costiera libica e dunque costretti a subire nuove violenze e abusi".

A bordo della GeoBarent ci sono ora complessivamente 367 migranti, tra i quali molte donne e bambini. Non sono invece ancora stati soccorsi i 68 che, sempre secondo Alarm Phone sarebbero alla deriva su un barcone in zona sar maltese. "Sono esausti, a bordo ci sono molti bambini, hanno problemi con il motore e ci sono vento forte e mare mosso" dice la Ong affermando che un aereo di Frontex ha monitorato il barcone per 5 ore e che l'ultima posizione rilevata era a 14 miglia a sud della zona sar italiana. L'imbarcazione, fanno sapere le autorità italiane, sta comunque continuando a navigare e viene costantemente monitorata ed è probabile che nelle prossime ore approderà a Lampedusa. Dove sono già sbarcati in 46, tra i quali 9 donne e 6 minori, che erano su una barca soccorsa a mezzo miglio dalla costa dell'isola. Andranno invece a Trapani i 105 migranti a bordo della Aita Mari, la nave della ong spagnola Salvamento Maritimo Humanitario soccorsi 4 giorni fa. "Dopo una notte movimentata a causa del mare mosso ora ci attendono forti temporali. Dove sono l'umanità e la solidarietà?" scriveva la Ong prima che il Viminale assegnasse alla nave il porto sicuro. Il canale di Sicilia è però uno dei due fronti aperti. L'altro è la rotta che dall'Egitto e dalla Turchia porta alle spiagge pugliesi e calabresi. Negli ultimi giorni il flusso non si è mai interrotto, come dimostrano i 6 sbarchi avvenuti in tra venerdì e sabato a Roccella Ionica ed oggi è stata la volta di una barca a vela con 77 persone a bordo, intercettata a largo di Santa Maria di Leuca. A bordo 12 siriani, tra cui una donna, e 65 egiziani, 35 dei quali minori. Stanno tutti bene ed hanno raccontato di essere partiti una settimana fa. (ANSA).

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