Tra meno di una settimana, il 30 novembre, la pagina web Cartadeldocente.istruzione.it sarà operativa per consentire ai 746 mila docenti di ruolo della scuola italiana, di cui 73 mila in Sicilia, di usufruire anche quest’anno del “buono spesa” da 500 euro. Già qualche settimana fa RisorgimentoSicilia.it si è occupato del bonus per i diciottenni come via per sperimentare la c.d. identità digitale. Adesso vengono coinvolti come pionieri nell’utilizzo dell’identità digitale anche gli insegnanti. Infatti il bonus non sarà disponibile in busta paga, come l’anno scorso, ma sarà una sorta di “borsellino elettronico” accessibile grazie al codice digitale assegnato dal Sistema pubblico di identità digitale (Spid).

Premessa necessaria, dunque, per i 73 mila docenti di ruolo siciliani, dotarsi di questo codice identificativo digitale. Molti hanno scelto di accreditarsi presso Poste italiane, ma diversi sono i gestori accreditati, consultabili su http://www.spid.gov.it/richiedi-spid. Una volta accreditati, gli insegnanti potranno accedere alla Carta del docente per acquistare pubblicazioni e riviste per l'aggiornamento professionale; hardware e software; iscrizioni a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell'Istruzione; iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale. La Carta del docente potrà essere utilizzata anche per biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, ingressi a musei, mostre, eventi culturali e spettacoli dal vivo oltre che iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.

Questo nuovo sistema consentirà ai docenti di avere uno strumento elettronico per effettuare e tenere sotto controllo i pagamenti, oltre che di evitare la presentazione di documentazione alle segreterie. E alle scuole, viceversa, di essere alleggerite dalla burocrazia e dalle procedure di rendicontazione.

Lucia Russo