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Oltre 200mila siciliani non potranno pagare la bolletta: ecco a chi sarà staccata la luce

Oltre 200mila siciliani non potranno pagare la bolletta: ecco a chi sarà staccata la luce

Oltre 200mila siciliani non potranno pagare la bolletta: ecco a chi sarà staccata la luce

Negli ultimi nove mesi nell'Isola oltre 300mila famiglie hanno saltato il pagamento di una o più fatture. Ecco cosa succede ai morosi e quando scatta il distacco della fornitura

Ci sono 219.000 siciliani che molto probabilmente non potranno pagare le prossime bollette di luce e gas. E a questi si aggiungono i 306.000 che negli ultimi 9 mesi, a causa dell’aumento dei prezzi energetici, hanno saltato il pagamento di una o più fatture. I dati arrivano dall’indagine commissionata da Facile.it.

A chi sarà staccata la fornitura di luce o gas

Non pagare la bolletta o pagarla in ritardo comporta inevitabilmente delle conseguenze. Cosa succede ai morosi? È un diritto del fornitore staccare l’utenza a chi non salda i pagamento. Ma il distacco non è certo immediato. Il cliente è comunque tutelato. Dal 2013, infatti, l’Arera, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha stabilito che prima di interrompere l’erogazione della corrente elettrica c’è bisogno di un preavviso. Dunque la luce non può essere staccata improvvisamente senza che l’utente sia preventivamente informato.

In caso di pagamenti ritardati, sul mercato tutelato il fornitore può chiedere un interesse di mora (al tasso Bce, 1,25% oggi) maggiorato del 3,5%. Per quanto riguarda la messa in mora, questa arriva nei casi più gravi, attraverso posta raccomandata o posta elettronica certificata (pec): indica un termine ultimo, una data precisa, per versare il dovuto e uno, differente, di sospensione della fornitura.

In ogni caso, il distacco effettivo della fornitura non può essere eseguito mai prima di 3 giorni lavorativi dal termine ultimo per il pagamento e 40 giorni (solari) dalla notifica della costituzione in mora.

Proteste in Sicilia, fiaccolata a Palermo

In Sicilia fioccano le proteste. Nei giorni scorsi ne sono state organizzate tante, da Trapani a Ragusa, passando per Palermo, dove un’altra manifestazione è prevista per il 25 ottobre in piazza Politeama. Stasera, invece, nel capoluogo si svolgerà una fiaccolata. Aderiranno sigle sindacali, associazioni di commercianti e imprenditori, movimenti politico-culturali, rappresentanze di comuni del Palermitano, associazioni di studenti, gruppi di famiglie. L’iniziativa prende dil nome di #nonspegneteci, con l’obiettivo di sensibilizzare il presidente della Regione e la sua prossima giunta sulle conseguenze dei rincari dell’energia elettrica.

redazione

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