CHIARAMONTE GULFI (RG) - "La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata testata d'angolo”. In questo verso è racchiuso il lavoro della cooperativa sociale Pietrangolare. Qui, infatti, dallo scarto del marmo nascono opere d’arte eccezionali e a realizzarle sono i ragazzi ‘comunque abili’, così come amano definirsi. È da qualche anno che la cooperativa ha preso forma, dando vita a un vero e proprio laboratorio di mosaici. Grazie allo sguardo lungimirante di un imprenditore di Chiaramonte Gulfi, è nata questa bottega dove esperte mani realizzano capolavori artigianali. È stata la copertura in mosaico della cupola della Chiesa dei Cinque Continenti di Palermo la prima commessa vera e propria: alcuni ragazzi che sapientemente stanno apprendendo l’arte da maestri professionisti, hanno infatti realizzato l’importante opera d’arte, dimostrando che da ciò che è definito ‘opera di scarto’ può nascere invece un immenso patrimonio artistico.
La struttura che ospita la sede della cooperativa è un vero e proprio laboratorio creato ad hoc, tra i blocchi di marmo, con tutto ciò che può servire ai formidabili ragazzi. “Si riappropriano della loro dignità lavorativa, rendendosi utili e imparando un mestiere” dice la presidente della cooperativa, Gina Mezzasalma, parlando dei suoi ragazzi. Li guardiamo affascinati mentre con minuziosa precisione collocano innumerevoli tessere di mosaico e lo fanno in maniera perfetta, senza distrazioni, dimostrando a se stessi, e agli altri, che i sacrifici ripagano sempre. “Ci vuole molta pazienza – aggiunge Gina – ma loro amano il loro lavoro. Se qualcuno pensa che i diversamente abili sono opere di scarto noi dimostriamo invece che chiunque può essere testata d’angolo, chiunque può essere una perfetta tessera da inserire in un mosaico”.
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