L’attenzione all’ambiente, alla mobilità sostenibile, all’energia pulita, e più in generale alla qualità della vita dei cittadini, è ormai diventata una priorità che le amministrazioni comunali non possono ignorare. I cosiddetti progetti di “Smart Cities”, che i Comuni possono sviluppare e realizzare all’interno dello spazio urbano, vanno proprio in questa direzione e rispondono alla necessità di migliorare la vivibilità di un luogo.
Sfruttando i diversi strumenti finanziari disponibili, tra cui bandi Ue, partenariati pubblico-privati e project financing, le città italiane hanno messo a punto progetti innovativi e migliorato i servizi al cittadino in un’ottica “smart”. Ma molto ancora si può fare, soprattutto in Sicilia.
Secondo “Italian Smart Cities”, la piattaforma nazionale promossa da Anci che raccoglie le esperienze progettuali implementate dalle città italiane, ad oggi sono stati investiti oltre 3,7 miliardi di euro per finanziare un totale di 1.311 progetti in 158 Comuni del Paese.
In Sicilia i progetti smart ad oggi finanziati risultano 45, ovvero il 3,4% del totale nazionale. Si tratta di numeri che si potrebbero definire irrisori, se confrontati con quelli di altre realtà, come la Lombardia, dove nella sola Milano sono stati finanziati 81 progetti. Anche in altre città ci sono numeri da record, come nel caso di Torino, in cui i progetti sono ad oggi 78, o di Firenze che va a quota 33. Mentre noi, un’intera Isola, ci fermiamo a 45, di cui 14 a Palermo, 8 a Siracusa, 9 a Ragusa, 3 a Messina e uno a Catania.
Anche in termini di finanziamento, i fondi assegnati in Sicilia sono scarsi rispetto al totale. Dei 3,7 miliardi di progetti “Smart Cities”, alla nostra Isola sono andati 103,8 milioni di euro, ovvero il 2,3% del totale. Eppure, proprio in Sicilia, ci sarebbe molto da implementare.
Troppe volte, insomma, ci siamo lasciati sfuggire opportunità importanti, bandi e stanziamenti di cui non abbiamo saputo approfittare. Da pochi giorni la Cassa Depositi e Prestiti ha diffuso la notizia di uno stanziamento iniziale di 100 milioni di euro per progetti di trasformazione urbana in 14 città d’Italia. Il “Fondo Investimenti per l’Abitare - FIA2”, per l’esattezza, ha l’obiettivo di riqualificare e riconvertire edifici e complessi immobiliari in disuso nelle città metropolitane e nei capoluoghi di provincia, senza consumo di nuovo suolo. Contando di attirare capitali fino a un miliardo di euro da investitori istituzionali internazionali e di accedere, inoltre, alle risorse per le Smart Cities individuate dalla strategia europea di sviluppo “Europa2020”, il Fondo della CDP mira al potenziamento del rental housing, del co-working e del senior housing, nonchè alla realizzazione di un’offerta abitativa innovativa, in cui si integrino le diverse esigenze del cittadino.
Quanti di questi investimenti riusciremo ad attrarre in Sicilia? Di questo passo davvero pochi. La politica regionale e locale deve svegliarsi, coinvolgere i migliori esperti per la creazione di progetti finanziabili e cantierabili, se non vuole perdere l’ennesima opportunità.
Oriana Sipala
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