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Stangata Imu, i catanesi tra i cittadini più vessati. In cambio di cosa?

Stangata Imu, i catanesi tra i cittadini più vessati. In cambio di cosa?

Stangata Imu, i catanesi tra i cittadini più vessati. In cambio di cosa?

Come ogni volta, in tempi di scadenze e tasse da versare, cittadini, sindacati e associazioni di consumatori protestano per le stangate che arrivano in bolletta. E questa è la volta dell’Imu/Tasi sulle seconde case, che deve essere pagata entro il 16 dicembre. Se è vero quel che ha affermato Fortunato Parisi, segretario generale di Uil Catania, commentando i risultati del Rapporto 2016 Imu/Tasi, diffuso di recente dal servizio Uil Politiche territoriali, i cittadini etnei hanno proprio ragione di lamentarsi. Secondo Parisi, infatti, entro tale data “i catanesi dovranno sborsare in media 557 euro. In totale, considerato l’acconto di giugno, 1.115 euro. Quarantacinque euro in più sulla media nazionale. Si paga anche per garage e cantine delle prime case: in questo caso, la forbice rispetto al resto d’Italia è di 12 euro. Per lavoratori dipendenti e pensionati, tra questi molti proprietari di immobili ricevuti in eredità e rimasti invenduti o sfitti, un ulteriore salasso”.

Anche per le case di lusso la differenza è evidente: secondo il medesimo Rapporto, infatti, la tassa costerà complessivamente 3.550 euro, a fronte di una media nazionale di 2.610 euro.

Ai cittadini catanesi, insomma, si chiedono troppi sacrifici, per avere in compenso tanti disservizi, dalla differenziata che non parte, al servizio di trasporto urbano che non funziona, alle strade che si allagano al minimo accenno di pioggia, tanto per citare i casi più eclatanti. Uno squilibrio “tra il dare e l’avere”, per rifarci alle parole di Parisi, che non è più accettabile.

Oriana Sipala

oriana sipala

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