Trasporto pubblico quasi assente dall’hinterland etneo

Trasporto pubblico quasi assente dall’hinterland etneo

Trasporto pubblico quasi assente dall’hinterland etneo

“Stiamo assistendo a un progressivo peggioramento delle condizioni del sistema del trasporto pubblico dell’hinterland etneo: migliaia di cittadini ogni giorno sono costretti a vivere disagi e disservizi causati dalla scomparsa dei progetti sulla mobilità sostenibile dall'agenda politica”.

Così Massimiliano Giammusso, presidente provinciale del movimento politico Avanguardia, in una nota rivolta all’amministrazione catanese. “Attualmente i riflettori sono puntati sulla metropolitana della Ferrovia Circumetnea, che sta lavorando all'apertura di altre fermate all’interno del centro urbano di Catania – si legge nel testo – mentre tutto ciò di competenza diretta dell’istituzione sorta dalla ex-provincia rimane ancora senza una strategia chiara”.

A cominciare dalla situazione dei trasporti, ormai ridotta ai minimi termini con un bilancio in passivo di oltre 68 milioni di euro. “Per intervenire in maniera consistente bisogna portare la discussione a livello di area vasta: per questo abbiamo coinvolto Gravina di Catania, Mascalucia, Pedara, San Pietro Clarenza, Aci Castello, San Gregorio di Catania e Sant’Agata Li Battiati, Nicolosi, Trecastagni, Tremestieri etneo, San Giovanni La Punta per sollecitare le amministrazioni dell’hinterland a farsi carico della questione e portarla di fronte ai vertici della Città metropolitana di Catania”.

giorgia lodato

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