Ormai lo sappiamo bene. Com'è noto, l'aumento dell'inflazione ha causato un repentino innalzamento dei prezzi in diversi settori anche nel nostro Paese.

Dai beni alimentari all'energia elettrica, passando per il caro carburante, le famiglie italiane ed europee sono costrette ormai da diversi mesi a fare i conti con un esborso economico non indifferente.

Nuovo aumento da gennaio 2023

E se le previsioni per le prossime settimane non sono certo le più ottimistiche, a partire da gennaio 2023 è atteso un nuovo aumento, stavolta per quanto riguarda le contravvenzioni.

Secondo la rimodulazione automatica biennale delle multe prevista dal Codice della Strada, i prezzi delle sanzioni potrebbero essere incrementati del 10% circa a causa dell'inflazione e del FOI dell'Istat.

Aumento multe, il "peso" del FOI

Quest'ultimo, in particolare, rappresenta l'indice nazionale dei prezzi al consumo di famiglie di operai e impiegati. Nel paniere dell'anno 2022, l'indice comprende 1.772 prodotti elementari. Nel 2021 erano 1.731.

L'indice calcolato a luglio 2022 - ultimo disponibile in ordine di tempo - e reso noto dall'Istituto di statistiche, segnala una variazione del +0,4% rispetto al mese precedente e un +7,8% rispetto allo stesso mese di un anno fa.

Addirittura, se si guarda allo stesso periodo di due anni fa, viene indicato un incremento percentuale del 9,8.

Aumento multe, quanto costeranno nel 2023

L'aumento in vigore per il 2022, sulla scorta del precedente aumento approvato nel 2020, è pari al 2,2%. Ma quanto costerebbe una multa a partire dal 1° gennaio 2023 con il possibile aumento dei prezzi del 10%?

Per scoprirlo, basta effettuare un rapido confronto. Con l'incremento del 10%, una multa per divieto di sosta passerebbe dagli attuali 42 euro ai futuri 46 euro. Lo stesso dicasi per l'eccesso di velocità.

La guida con uso di cellulari costerà 181 euro e non più 165 euro, così come in vigore oggi. Altri esempi? Una multa per guida senza casco costerà 91 euro circa e non più 83 euro. La mancata revisione del veicolo varrà 190 euro circa, in luogo dei 173 euro attuali.