Di Eloisa Bucolo
Il consumo di droga è in drammatico aumento tra adolescenti e giovani e le comunità terapeutiche non riescono ad intercettare questo bisogno inespresso. L'età si è abbassata sempre più arrivando a coinvolgere quelli che sono in realtà poco più che dei bambini ed hanno tra gli 11 e i 14 anni. Il comportamento maggiormente a rischio per gli adolescenti è il policonsumo, che consiste nel consumo di un mix di sostanze:alcool, analgesici oppiacei, benzodiazepine ed altri psicofarmaci. L’allarme lo hanno lanciato il presidenti della Federazione servizi dipendenze (FederSerD), della Federazione italiana comunità terapeutiche (Fict) e del Coordinamento nazionale dei coordinamenti regionali che operano nel campo dei trattamenti delle dipendenze (InterCear), durante la Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle dipendenze patologiche diffuse tra i giovani.
Secondo i dati ufficiali relativi al 2018 - diffusi dall’agenzia ANSA - si parla di 880mila ragazzi che hanno dichiarato di aver fatto uso di sostanze illegali, pari ad 1 ragazzo su 3 tra quelli che vanno a scuola tra i 15 ed i 19 anni. Su 300mila persone che si rivolgono ai servizi pubblici per dipendenze legate al consumo di sostanze stupefacenti meno del 10% ha un'età inferiore ai 25 anni.
Il mercato degli stupefacenti è cambiato diventando sempre più capillare sul territorio, con costi delle droghe sempre più bassi e dall'inizio dell'epidemia Covid c'è una nuova forma di approvvigionamento, quella dei siti web. Il Covid ha inoltre creato ulteriori problemi perchè sono stati ridotti gli incontri con le famiglie d'origine e sono aumentati gli abbandoni volontari.
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