ROMA - Natale è passato e così l’apertura dei regali. Poco graditi? Indesiderati? Non funzionanti? C’è un rimedio, spiega l’Aduc, oltre il riciclo ad altra persona o al mercatino.
“Per i regali è necessario distinguere se si fa l’acquisto in presenza oppure se lo si fa a distanza, online. - spiega all’Adnkronos Vincenzo Donvito, presidente dell’Aduc -. L’acquisto in presenza, quindi al negozio con la disponibilità del commerciante, che normalmente c’è, è possibile effettuare un cambio se l’oggetto regalato non piace, oppure non è della misura giusta se si stratta di abbigliamento, o altro. Normalmente il commerciante concorda il cambio del regalo con l’acquirente al momento dell’acquisto”.
Per quanto riguarda il regalo acquistato a distanza “esiste il diritto di recesso sancito dalla legge - spiega ancora Donvito - perciò se si compra online, e molta spesa attualmente viene effettuata in questo modo, indipendentemente da quelle che sono le tue motivazioni, l’oggetto acquistato può essere cambiato o comunque rimandato indietro. In questo caso però le spese di spedizione sono a carico di colui che chiede il cambio, i costi sono a carico di chi chiede il recesso”.
Infine c’è il dono che non funziona, un piccolo elettrodomestico o altro di meccanico.
“In questo caso, - continua Donvito - vale la stessa legge sia se l’acquisto è stato effettuato in negozio sia online: c’è la legge della garanzia di due anni e in questo caso si hanno a disposizione due mesi per accorgersi del difetto o del malfunzionamento e rimandare indietro l’oggetto con eventuali spese di spedizione a carico del commerciante, il quale è tenuto o a cambiare l’oggetto, o a ripararlo se non addirittura a ridare il denaro dell’acquisto”.
Più precisamente. Se l’oggetto è guasto o non corrisponde a quanto descritto in confezione e/o pubblicità, vale la Garanzia legale a carico del venditore. Il venditore deve riparare o sostituire il bene entro ‘tempi congrui’, da pattuire insieme al consumatore. Altrimenti si ha diritto alla restituzione dei soldi. Questa garanzia è valida 2 anni, il difetto deve essere segnalato al venditore entro 2 mesi dalla scoperta. Le spese di spedizione, sono a carico del venditore. Oltre a questa c’è anche la Garanzia del produttore: contrattuale, applicabile rispetto a quanto riportato sui fogli allegati all’acquisto.
Se il dono è indesiderato si può esercitare il diritto di recesso: per gli acquisti in negozio fisico, la legge non lo prevede, a meno che non sia stato pattuito al momento dell’acquisto. Per gli acquisti in negozio virtuale, online, o fuori dai locali commerciali si può recedere entro 14 giorni dall’acquisto oppure dal giorno in cui si riceve il bene. È consigliabile farlo con una lettera raccomandata a/r o pec, rispedendo il bene tramite assicurata. Le spese di spedizione sono a carico di chi esercita il recesso.
Venditore o produttore non disponibile? Sarà necessario intimare il dovuto, spiega l’Aduc in una nota, tramite una lettera raccomandata a/r di messa in mora o pec e fare una denuncia all’Antitrust per pratica commerciale scorretta. In mancanza di soddisfazione si può ricorrere al giudice di pace.
Venditore o produttore non italiano? Se sono in un Paese dell’Unione Europea, è come se fosse in Italia: le regole sono uguali. In mancanza di disponibilità, dopo l’intimazione con raccomandata A/R (no pec, che vale solo per l’Italia), dovendo ricorrere al giudice, ci sono specifiche modalità, anche più semplici rispetto al ricorso al giudice italiano. Se sono in un Paese extra-Ue, verificato che non abbiano un ufficio in Italia o in altro Paese Ue (per cui varrebbe quanto sopra), è più complicato.
Vale sempre l’intimazione con raccomandata A/R (no pec, che vale solo per l’Italia), ma in mancanza di risposta, pur rivolgendosi al giudice italiano è difficile ottenere giustizia.
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