Strumenti per la tutela del reddito dei produttori agricoli anche grazie all'abbassamento della pressione fiscale, rafforzamento del contrasto alla diffusione del virus Tristeza, azioni per il sostegno alla produzione. E' quanto prevede il piano strategico illustrato durante la riunione del Tavolo nazionale della filiera agrumicola tenutosi a Roma. All'incontro, presieduto dal sottosegretario di Stato al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione, hanno prese parte anche i rappresentanti delle imprese di trasformazione e commercializzazione. "L'obiettivo è creare nuovi impianti su 35.000 ettari con un tasso di ricambio di circa 5.000 ettari all'anno", fanno sapere dal ministero. "Un'attenzione particolare verrà data al sostegno delle produzioni biologiche". Fondamentali in questo contesto anche la promozione e l'elaborazione di "azioni coordinate con la grande distribuzione".
Ormai siamo dinanzi alla stagione della raccolta degli agrumi, e si è ritenuto d'impostare "un metodo di lavoro condiviso con la filiera per azioni coordinate e unitarie a sostegno del reddito dei produttori". A tal proposito, dal sito internet del Mipaaf, il ministro Maurizio Martina spiega che "nell'ultima Legge di bilancio siamo intervenuti con un taglio di tasse che interessa in particolare gli agricoltori con coltivazioni arboree importanti come gli agrumeti. Per un'azienda agrumicola di 14 ettari parliamo di un risparmio fiscale su due anni che supera i 27 mila euro, tenendo conto della cancellazione di Imu e Irap e dell'azzeramento dell'Irpef. Ora dobbiamo avanzare con un cronoprogramma su più anni che dia futuro alla filiera".

Agrumi, piano strategico per il rilancio della filiera
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