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Bankitalia: “Reddito in calo per un terzo delle famiglie”

Bankitalia: “Reddito in calo per un terzo delle famiglie”

Bankitalia: “Reddito in calo per un terzo delle famiglie”

ROMA - Un terzo delle famiglie italiane “ha subito una riduzione del reddito nel 2020” a causa del Coronavirus e, tra queste, “solo un quinto ne prefigura una ripresa nel corso del 2021”.

Lo rileva la terza indagine straordinaria della Banca d’Italia sui nuclei familiari per raccogliere informazioni sugli effetti del Covid.

Durante la seconda ondata pandemica “le condizioni economiche attuali e prospettiche sono peggiorate rispetto all’estate; si sono però mantenute meno negative di quelle riportate nella prima ondata”.

“Rispetto a prima della pandemia - sottolinea Via Nazionale - le famiglie hanno riportato di aver ridotto la frequenza delle spese per alcuni servizi, a causa sia delle minori disponibilità economiche sia della paura del contagio, che ha continuato a scoraggiare queste tipologie di consumi. La flessione ha interessato in misura maggiore le regioni più esposte all’emergenza sanitaria”.

Più di un terzo delle famiglie - spiega Bankitalia - si aspetta un netto peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro in Italia nei successivi 12 mesi. Le prospettive sono più negative per i lavoratori autonomi e i disoccupati”.

Oltre un quinto dei capifamiglia con contratto a termine “e un decimo degli autonomi ritiene che la probabilità di perdere il lavoro nei successivi 12 mesi sia superiore al 50%. Tra i disoccupati, solo poco più del 10% si aspetta che ci sia una probabilità superiore al 75% di trovare un nuovo lavoro nell’arco di un anno”.

“Le conseguenze della crisi pandemica - sottolinea Via Nazionale - sulla situazione economica familiare sono state attenuate dal ricorso alle misure di sostegno al reddito: circa un quarto dei nuclei ha percepito almeno una forma di supporto tra settembre e novembre”.

Il 20% per cento dei nuclei familiari “si attende nel 2021 un reddito inferiore a quello percepito nel 2020. Questa percentuale raddoppia tra le famiglie che dichiarano di aver già subito una riduzione del reddito nel 2020; soltanto un quinto di esse ne prefigura una ripresa”.

La pandemia, aggiunge Palazzo Koch, “ha colpito maggiormente le famiglie dei lavoratori autonomi e dei disoccupati: oltre la metà ha riferito una diminuzione delle entrate nel corso del 2020. Più di un quarto di questi nuclei ha subito un calo dei redditi e se ne attende un’ulteriore riduzione nel 2021”.

A causa della pandemia, inoltre, “quasi il 40% degli affittuari e oltre il 30% delle famiglie indebitate hanno difficoltà nel sostenere il pagamento dell’affitto o delle rate del debito”.

Dall’inizio dell’epidemia “circa il 15% delle famiglie ha richiesto o ha preso in considerazione la possibilità di chiedere un prestito a una banca o a una società finanziaria, indicando come motivazione principale la necessità di disporre di liquidità e di finanziare le spese correnti”.

“Oltre la metà della popolazione - sottolinea Palazzo Koch - vive in famiglie che dichiarano di non disporre di risorse finanziarie sufficienti a mantenere uno standard minimo di vita per almeno tre mesi in assenza di entrate, in linea con quanto rilevato in primavera. Più di un quinto degli individui si trova in questa condizione e ha contemporaneamente subito un calo del reddito familiare nel 2020”.

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