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Quando pagano l’Assegno unico a dicembre 2022: tutte le date del calendario Inps

Quando pagano l’Assegno unico a dicembre 2022: tutte le date del calendario Inps

Quando pagano l’Assegno unico a dicembre 2022: tutte le date del calendario Inps

L’Inps non ha ancora comunicato quando avverranno i pagamenti dell’Assegno unico, ma anche a dicembre 2022  è prevedibile che l’accredito sarà corrisposto tra la seconda e la terza settimana del mese.

Ecco quando avviene il pagamento dell’Assegno Unico da parte dell’INPS

Il pagamento dell’Assegno Unico per figli a carico, per la mensilità di dicembre 2022, è previsto a partire dal 15 dicembre 2022, se le domande sono state inviate nei mesi di gennaio e febbraio 2022 (a partire dal 1° gennaio). Se invece le domande sono state inviate dal 1° marzo 2022, il pagamento dell’Assegno Unico avverrà a partire dalla fine del mese successivo a quello di presentazione delle stesse.

Assegno unico: chiarimenti Inps su domande stranieri

Oltre al permesso di soggiorno di lungo periodo, il titolo di apolide o rifugiato e gli altri titoli per fare domanda per l’assegno unico per i figli già indicati nella prima circolare di spiegazione ‘Inps con un messaggio dà ulteriori chiarimenti sui titoli che dovrebbero avere gli extracomunitari per ottenere il sostegno alla famiglia.

Si ha diritto all’assegno con:

  • un contratto di lavoro subordinato o di lavoro stagionale di durata almeno semestrale;
  • permesso per assistenza minori ;
  • Protezione speciale ( laddove sussistano pericoli di persecuzione o tortura in caso di rientro nel Paese di origine);
  • Casi speciali (rilasciato a soggetti nei cui confronti siano state accertate situazioni di violenza o di grave sfruttamento).

Non possono invece essere inclusi nella platea dei beneficiari – sottolinea l’Inps – i titolari dei permessi:

  • Attesa occupazione;
  • Tirocinio e formazione professionale;
  • Studio;
  • Studenti / tirocinanti / alunni Residenza elettiva;
  • Visite, affari, turismo.

Ai fini della gestione delle istanze di riesame presentate dagli interessati in seguito a una domanda respinta per la scadenza del titolo, può essere ritenuta valida – spiega l’Inps – la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno, poiché gli effetti dei diritti esercitati nelle more del procedimento di rinnovo cessano solo in caso di mancato rinnovo, revoca o annullamento del permesso in questione.

Assegno unico: Inps, stop a domande di rinnovo, liquidate solo a chi ha già beneficiato assegno

Dal 1° marzo del 2023, coloro che nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023 abbiano presentato una domanda di Assegno Unico e Universale per i figli a carico, accolta e in corso di validità, beneficeranno dell’erogazione d’ufficio della prestazione da parte dell’Inps, senza l’onere di presentare una nuova domanda.

Potranno, invece, presentare domanda coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno Unico e quanti avevano, prima del 28 febbraio 2023, trasmesso una istanza che non è stata accolta o non è più attiva. E’ quanto si legge in una nota Inps.

Una misura di semplificazione per l’utenza, realizzata anche grazie ai fondi garantiti dal Pnrr, che punta a valorizzare le banche dati dell’Istituto per rendere alla cittadinanza un servizio innovativo: i dati dell’istanza, infatti, saranno automaticamente prelevati dagli archivi dell’Istituto, che procederà a liquidare la prestazione in continuità.

Eventuali variazioni delle informazioni precedentemente inserite nella domanda di assegno unico, trasmessa a Inps prima del 28 febbraio 2023, dalla nascita di figli alla condizione di disabilità, dalla separazione alla variazioni iban o alla maggiore età dei figli, dovranno essere comunicate dai richiedenti, integrando tempestivamente la domanda già trasmessa.

Per quanto attiene la decorrenza della prestazione, la nota Inps ricorda che, per le domande presentate entro il 30 giugno del 2023, l’Assegno è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno.

Per la quantificazione dell’Assegno permane, per tutti i beneficiari, l’onere di procedere alla presentazione della nuova Dsu per l’anno 2023.

In assenza di una nuova Dsu, correttamente attestata, l’importo dell’Assegno unico e universale sarà calcolato a partire dal mese di marzo 2023 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa.

redazione

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