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Dpcm, la Sicilia classificata zona arancione, le reazioni

Dpcm, la Sicilia classificata zona arancione, le reazioni

Dpcm, la Sicilia classificata zona arancione, le reazioni

"La scelta del governo nazionale appare assurda e irragionevole, chiediamo di modificarla". Così il presidente della Regione Nello Musumeci ha commentato l'inserimento tra le zone arancione della Sicilia. Musumeci ha puntato l'indice contro il ministro della Salute Roberto Speranza, affermando che non c'è stata "alcuna preventiva intesa con la Regione" e affermando che la decisione va "al di fuori di ogni legittima spiegazione scientifica". Musumeci ha paragonato i dati di due regioni "gialle" - la Campania con oltre quattromila nuovi positivi e il Lazio con 2.317 positivi, mentre "la Sicilia ne ha poco più di mille" - concludendo chiedendosai "Perché questa spasmodica voglia di colpire anzitempo centinaia di migliaia di imprese siciliane". Cateno De Luca, "Colpa di Musumeci e Razza" Una spiegazione la fornisce il sindaco di Messina Cateno De Luca che conferma come "il virus in Sicilia circola molto di meno rispetto a dodici regioni come ad esempio il Lazio, la Campania e la Liguria, tutte in zona gialla". Il problema, secondo De Luca, è che il sistema sanitario siciliano "è strutturalmente al collasso perché in questi sei mesi poco o nulla si è fatto per incrementare i posti letto nei reparti Covid e nella terapia intensiva, nonostante i soldi messi a disposizione dal governo Conte". De Luca attacca l'assessore regionale Ruggero Razza chiedendone le "immediate dimissioni" e ricordando che, quando aveva lanciato l'allarme, aveva risposto "con chiacchiere, proclami e scaricabarile". "Per colpa della politica siciliana ora arriverà un'ulteriore mazzata alla Sicilia e ai Siciliani". L'attacco di Micciché a Conte Il presidente dell'Ars Gianfranco Micciché (Fi), che nei giorni scorsi aveva attaccato Attilio Fontana, il governatore leghista della Lombardia, per aver chiesto chiusure uguali in tutte le regioni, appreso che la Sicilia era stata classificata zona arancione è sbottato: "O c'è stato un palese errore o qualcuno dovrà spiegarci perché le regioni più colpite dal covid sono quelle meno colpite dalle decisioni del governo: Conte spieghi i veri motivi per cui ha deciso di fare morire la Sicilia". del Presidente della Regione Siciliana che ha dichiarato di non essere stato sentito e di non aver potuto illustrare i dati della situazione in Sicilia" Orlando, "Fare chiarezza" Anche Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente di AnciSicili, pur sottolineando che "I Comuni siciliani ritengono prioritario il diritto alla salute" ha affermato che "crea molti interrogativi l'affermazione del Governatore". Per questo Orlando ha chiesto al Governo regionale di conoscere i dati forniti e "un immediato chiarimento" al Governo nazionale". Il presidente regionale dell'Anci ha ribadito inoltre "la richiesta di adeguati e immediati interventi di ristori". Che cosa cambia da domani La Sicilia è zona arancione e dunque non servirà l'autocertificazione per uscire da casa. Ma non sarà possibile entrare o uscire dalla Regione o spostarsi da un Comune all'altro, tranne che per comprovate esigenze dunque motivi di lavoro, salute e emergenze. Per entrare e uscire dalla zona arancione servirà l'autocertificazione, compilata con le generalità e il motivo dello spostamento e consegnata alle forze dell'ordine in caso di controllo. Se si tratta di un'urgenza non si deve indicare il nominativo delle persona da cui si va per motivi di privacy. E' però consentito attraversare una zona arancione se è indispensabile per raggiungere un'area senza restrizioni. All'interno della zona arancione, sarà vietato spostarsi da un Comune all'altro. Anche in questo caso però sono ammessi gli spostamenti per comprovate esigenze di lavoro, studio, salute. Bar e ristoranti solo da asporto o a domicilio In zona arancione, scattano altri divieti per bar e ristoranti. "Sono sospese - si legge nel provvedimento - le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), a esclusione delle mense e del catering continuativo". Resta "salvo" però il domicilio mentre si potrà comprare cibo da asporto fino alle 22 con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. "Restano comunque aperti - chiarisce il Dpcm - gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro". Nei fine settimana sono chiusi anche i centri commerciali. Palestre e piscine chiuse, attività all'aperto Palestre e piscine restano chiuse, ma è ancora possibile fare attività individuale all'aperto nel rispetto del distanziamento. Salvi però i centri sportivi. Aperti parrucchieri, barbieri e centri estetici Restano aperti parrucchieri, barbieri ed estetisti rimangono aperti. Ovviamente mantenendo tutte le misure di sicurezza. Così come per le zone gialle, anche in quelle di colore arancione c'è il coprifuoco alle ore 22. Autobus e mezzi di trasporto dovranno essere occupati al 50%. Didattica a distanza In Sicilia, in quanto zona arancione, la didattica a distanza è estesa a tutte le classi delle scuole superiori (fatta eccezione per gli studenti disabili con attività di laboratorio). Per le elementari e le medie è prevista l'attività in presenza con mascherina. Musei e aree archeologiche chiusi I musei e le aree archeologiche sono chiusi. E l'assessore regionale Alberto Samonà ha polemizzato con il governo Conte che "chiude i parchi archeologici ma tiene aperti i parchi, le ville e i giardini pubblici, consentendo l'ingresso anche ai minori. Non sapevo che l'archeologia e la cultura fossero fonti di contagio da covid 19. Non si finisce mai di imparare". Concorsi sospesi Sono sospesi tutti i concorsi, a eccezione di quelli riguardanti il personale medico.

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