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Elezioni a Catania, gli schieramenti e i big in campo

Elezioni a Catania, gli schieramenti e i big in campo

Elezioni a Catania, gli schieramenti e i big in campo

Il dado è tratto o quasi. In attesa delle liste e degli ultimi assestamenti, si può dire che i giochi sono fatti. Catania si prepara al vivo di una campagna elettorale rimasta, per adesso, in sordina: tra poco più di un mese, i catanesi saranno chiamati a scegliere il nuovo sindaco e il consiglio comunale. Che dovranno gestire milioni del PNRR e risollevare la città dal dissesto economico e dalla situazione in cui si trova, definita più volte tra i punti più bassi della sua storia.

Centrodestra

Con la convergenza di Enzo Bianco, incandidabile secondo la Corte dei conti, nel progetto progressista e la scelta del nome del centrodestra ricompattato, Enrico Trantino - che tra poco si presenterà alla città come candidato ufficiale - gli schieramenti in campo sono ormai chiari. Da un lato, il centrodestra dei Fratelli d’Italia dell'ex sindaco Salvo Pogliese e dell'ex presidente della Regione, oggi ministro Nello Musumeci. Degli alleati della Lega di Luca Sammartino - che ha "rinunciato alla candidatura di Valeria Sudano per amore della pace nella coalizione - e del Movimento per l'autonomia del ritrovato Raffaele Lombardo nonché dei democristiani di un altro ex presidente di grido, Totò Cuffaro.

Fronte progressista

Dall'altro, i progressisti che da tempo portano avanti un progetto che vede uniti Movimento 5 Stelle, il Pd, Sinistra italiana, Europa Verde e il Forum Civico Catania può, oltre che, appunto, Enzo Bianco che ha evidenziato la "Piena convergenza sui temi e sulla strategia, con l'obiettivo di risollevare la città e di contrastare insieme il centrodestra che negli ultimi cinque anni ha fatto retrocedere Catania sotto ogni punto di vista".

Il Pd misurerà l'effetto prodotto dall'arrivo di Elly Schlein al vertice del partito: sarà fondamentale in questo senso la spinta del segretario regionale Anthony Barbagallo, oltre che della deputata regionale Ersilia Saverino. Tra i Cinquestelle, importante il contributo di un ex ministro come Nunzia Catalfo e dell'ex deputata regionale Gianina Ciancio.

Gli outsider

Uno scontro tra coalizione al quale si aggiungono gli altri competitor, candidati più o meno civici che puntano a Palazzo degli elefanti. Ma che non escluso possano convergere sull'uno o sull'altro fronte. C'è Lanfranco Zappalà, candidato civico che poco tempo fa si era appellato all'unità dei progressisti.  Non è escluso dunque che il suo progetto possa convergere in quello già avviato e che vede Caserta come candidato. Al momento lui resta in campo così come resta in campo Cateno De Luca che punta sul trentenne Gabriele Savoca. L'ex sindaco di Messina ha dichiarato più volte di voler rimanere un'alternativa alla polarizzazione della politica. Per quanto non abbia mai fatto mistero di non voler appoggiare il centrodestra. Vedremo.

Restano in campo anche Giuseppe Lipera, che propone in consiglio comunale Fabrizio Corona, e Riccardo Tomasello già presidente del comitato dei festeggiamenti per Sant’Agata.

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