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Feasr, anche la Sicilia contro revisione parametri ripartizione fondi

Feasr, anche la Sicilia contro revisione parametri ripartizione fondi

Feasr, anche la Sicilia contro revisione parametri ripartizione fondi

Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Umbria dicono “no” alla revisione dei parametri di ripartizione dei Fondi europei agricoli per le politiche di sviluppo e contestano l’operato e le scelte del ministero delle Politiche agricole.

Una posizione espressa da Regioni che, da sole, rappresentano il 60% delle aree italiane interessate dal Psr e che, nelle ultime settimane, ha trovato conforto anche nelle comunicazioni della Commissione Europea.

“Per mesi – osservano gli assessori all’Agricoltura del gruppo delle sei Regioni – abbiamo tentato di ricercare un punto di equilibrio per garantire il raggiungimento di un accordo realmente unanime ed equo, scevro da penalizzazioni per zone del Paese che non sopporterebbero il peso di nuove discriminazioni che, in parole povere, si tradurrebbero in scippi di risorse essenziali. Ci siamo però trovati di fronte ad un muro di gomma che è diventato ancor più respingente dopo la presa di posizione del Ministero delle Politiche Agricole, che sovvertendo la logica e le indicazioni di matrice europea ha deciso sostanzialmente di cancellare principi elementari quanto essenziali, con scelte che non lasciano emergere alcun elemento di analisi globale della totalità dei fondi Pac – I e II pilastro – destinati ai territori”.

Da qui la decisione di avviare una mobilitazione che nei giorni scorsi ha già portato ad un incontro con il ministro per il Sud, Mara Carfagna, e che adesso sfocerà in una prima presa di contatto con l’opinione pubblica, alla quale illustrare le motivazioni di una iniziativa che va oltre la difesa dello status quo.

“Siamo pronti anche a ragionare su nuovi meccanismi a partire dal 2023 – rilanciano gli assessori di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Umbria – ma non accettiamo colpi di mano tesi a cancellare la fase transitoria del biennio 2021-2022”.

Askanews

redazione

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