"Dobbiamo liberare la Sicilia dalla schiavitù delle discariche. Le discariche sono offesa al buon senso e all'ambiente". Parole del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, parlando del piano dei rifiuti nell'isola.
"Per 30 anni la politica - aggiunge lanciando l'obiettivo 2035 per regolarizzare il sistema anche sul versante della differenziata che dovrà raggiungere il 65% - ha lavorato per crearne solo di private, che ora dicono di volerle chiudere se non si raddoppia la capienza e i rifiuti non abbiamo dove conferirli. Allora ben vengano uno-due termoutilizzatori, come avviene in 37 parti d'Italia, per produrre energia, calore e denaro".
L'emergenza, assicura, "l'affronteremo come è stato fatto negli ultimi 20 anni, con soluzioni che non peseranno sulla tasca dei cittadini. Se il sistema in Sicilia dovesse arrivare al collasso noi faremo quello che fanno le altre regioni: venderemo i rifiuti all'estero. Io sarei del parere di rifarci sulle tasche dei politici che hanno creato questo disastro".
Parla di "tempi vergognosi", dovuti "alla burocrazia nazionale e regionale", se per realizzare un nuovo impianto in Sicilia "ci vogliono cinque anni". I termovalorizzatori privati, meglio i "termoutilizzatori", "si possono realizzare in tre anni.
Tra pochi giorni lanceremo il bando per realizzarne uno, ma il controllo sarà della Regione.
E' un sistema 'mangia-rifiuti' che produce ricchezza: calore e energia. Senza questa soluzione resteremmo in mano all'oligopolio dei privati e della cultura delle discariche".
(AGI)
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