"Le polemiche mi hanno suscitato stupore ma niente di più". Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in merito alle dichiarazioni del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, successivamente smentite dallo stesso che ha affermato di essersi scusato con tutte le persone chiamate in causa.

"Non ho trovato alcun sms. Lo confesso, ho cercato l’sms e non l’ho trovato - aggiunge Musumeci -, ma stiamo parlando del capo del partito del quale io ho quattro assessori: è una tempesta in un bicchiere d’acqua. Ecco perché mi è sembrata stupefacente l’intervista. Poi ho saputo che non era vera. Ecco perché sto scrivendo al direttore del giornale "La Stampa" per fare le mie rimostranze. Un giornalista non può alterare il significato di una intervista".

La Russa: "Miccichè parli per il bene del Centrodestra"

"Noi siamo con Roberto Lagalla fin dall’inizio e siamo con Nello Musumeci. Poi gli altri, se vogliono fare un danno al centrodestra, non si esprimono. Se vogliono rafforzare il centrodestra sanno quello che devono fare". Così il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, a margine della riunione a Palermo, con il presidente della Regione, Nello Musumeci, e il candidato a sindaco del centrodestra Roberto Lagalla. "La vera mossa del cavallo per tutti, anche di Gianfranco Miccichè, sarebbe dire 'bene, l’unità del centrodestra viene prima di ogni cosa. Musumeci ricandidato? Questo è scontato", aggiunge La Russa.

Lagalla: "Noi sempre con Musumeci"

Personalmente ribadisco quello che ho detto fin dall’inizio quando ero assessore della giunta Musumeci e, ora che non ne faccio più parte, non ho cambiato idea. Esiste il principio, a mio avviso indefettibile, che è quello che nella valutazione nella scelta di una candidato si debba partire dalla posizione dell’uscente". Così il candidato sindaco di Palermo del centrodestra, Roberto Lagalla, parlando a margine della riunione con il senatore di Fratelli d’Italia.