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Coronavirus, emergenza e posti letto, polemiche sempre più roventi. "La Rocca ora faccia i nomi"

Coronavirus, emergenza e posti letto, polemiche sempre più roventi. "La Rocca ora faccia i nomi"

Coronavirus, emergenza e posti letto, polemiche sempre più roventi. “La Rocca ora faccia i nomi”

Non accennano spegnersi le polemiche dopo il vespaio innescato da un messaggio vocale inviato nei giorni scorsi a dirigenti e manager di Asp e ospedali da Mario La Rocca, capo del Dipartimento pianificazione strategica dell'Assessorato regionale alla Salute. Oggi conferenza stampa Pd-M5s-Cento passi E, sul piano politico, c'è molta attesa per la conferenza stampa web alla quale, oggi a mezzogiorno, parteciperanno il capogruppo del Pd all'Ars Giuseppe Lupo, il capogruppo del M5s Giorgio Pasqua e l'esponente dei Cento Passi Claudio Fava, ossia i tre firmatari della mozione di sfiducia all'assessore Ruggero Razza, prevista per dopodomani in Assemblea. Proprio Razza, peraltro, scoppiata la bagarre delle reazioni, ha difeso l'operato del superburocrate affermando: "Se, in maniera un po' forte, ha richiamato tutti alle proprie responsabilità, io penso che abbia fatto il suo dovere". Domani Razza e La Rocca in Commissione Sanità
Mario La Rocca
Proprio Razza e La Rocca saranno ascoltati domani dalla Commissione Sanità dell'Assemblea siciliana per chiarire, come ha sottolineato la presidente Margherita La Rocca Ruvolo, se le parole del dirigente fossero "delle pressioni finalizzate a evitare restrizioni da parte del Governo nazionale rappresentando però una situazione non corrispondente alla realtà o se sia un modo per accelerare l'attivazione dei posti letto previsti dalla pianificazione ospedaliera anti-covid". L'antefatto Contro Razza e La Rocca si erano scagliati sabato il M5s, con in testa il vice ministro Giancarlo Cancelleri ("tutti gli show - ha detto - del presidente Musumeci e le lagne dell'assessore Razza il giorno della decisione di fare della Sicilia zona arancione risultano inappropriati e fuori luogo"), e il Pd con il segretario regionale Anthony Barbagallo. Il quale ha detto di augurarsi "che in un sussulto di dignità politica, l'assessore Razza ci risparmi ulteriori brutte figure e rassegni le dimissioni prima della discussione della mozione di sfiducia". Il primo a chiedere al Ministero di inviare ispettori in Sicilia "per verificare quale sia la reale fotografia sulla capacità di tenuta del nostro sistema sanitario" era stato poi il deputato e presidente dell'Antimafia regionale, Claudio Fava. Il messaggio incriminato Nel messaggio, come riportato sul quotidiano La Sicilia, La Rocca spingeva sui numeri di letti in terapia intensiva e reparti ordinari da comunicare al Governo per evitare che la regione diventasse zona rossa dopo che il premier Giuseppe Conte aveva firmato il Dpcm per arginare la seconda ondata del coronavirus. "Oggi su Cross - afferma nel vocale - dev'essere calato tutto il primo step al 15 novembre. Non sento ca.., perché oggi faranno le valutazioni e in funzione dei posti letto di terapia intensiva decideranno in quale fascia la Sicilia risiede. Non è accettabile che noi si subisca ulteriori restrizioni perché c'è resistenza da parte di qualcuno ad aprire posti letto di terapia intensiva o ordinari". Un audio che il ministro agli Affari regionali, Francesco Boccia, ha giudicato "grave e inaccettabile", chiedendo "immediata chiarezza" sottolineando come fosse "intollerabile provare ad aggirare i parametri sul monitoraggio dei dati covid". E dopo la decisione del ministro Speranza di inviare immediatamente in Sicilia degli ispettori dei Nas, la replica del governatore Nello Musumeci: "La Sicilia è governata da persone perbene, non temiamo alcun controllo e mettiamo così fine a ogni tentativo di speculazione". L'attacco di La Rocca ai medici Sabato La Rocca aveva affermato che "Quegli audio erano uno stimolo ad accelerare l'attivazione dei posti. Percepivo da parte di alcuni manager la scarsa consapevolezza da un lato per l'aumento dei contagi e dall'altro per la crisi economica generale e dunque la necessità di accelerare". Poi, ieri, il superburocrate ha attaccato frontalmente il settore ospedaliero. "Ero incavolato - ha sottolineato -, dicevo ai manager di ospedali e Asp che dovevano applicare il piano della Regione destinando posti letto ai malati covid ma non lo facevano. Non avevano gli attributi per imporsi su alcuni medici. Perché la verità è che ci sono medici che si stanno sacrificando dando l'anima in questa emergenza e ci sono quelli che invece non vogliono occuparsi di questi malati per potere continuare a gestire pazienti in intramoenia. Pur di non svuotare alcuni reparti, per destinare i posti ai pazienti covid c'è chi ha scritto nelle cartelle cliniche diagnosi inventate, ne ricordo una che parlava di tubercolosi, ma non era vero". Il Codacons, vada in Procura Affermazioni gravissime che hanno spinto il Codacons a sollecitare La Rocca a fare i nomi dei medici che avrebbero boicottato il piano della Regione sui posti letto covid. "La classe medica non va diffamata - si legge in una nota dell'Associazione dei consumatori -, se vi sono delle mele marce La Rocca deve fare i nomi, affinché non si faccia di tutta l'erba un fascio e si mantenga alto il grado di fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni sanitarie". Omceo, i medici salvano vite "Ciò che però emerge immediatamente dalle notizie di stampa - si legge in un comunicato degli Ordini dei Medici siciliani - è il tentativo di rifilare responsabilità ai medici della mancata applicazione del Piano regionale covid, cosa che attiene alla politica e alle sue diramazioni". "I medici salvano vite rispondendo a un codice etico - continua il comunicato - e a fronte dell'insostituibile lavoro dei medici nella cura dei malati covid, con una carica di umanità senza precedenti, certe dichiarazioni senza controllo, solo per autodifesa, hanno un'effetto distruttivo. Ci auguriamo che una volta calato il sipario su questa triste vicenda vengano accertate le responsabilità". M5s, La Rocca non spari nel mucchio "La Rocca non può cercare di giustificare il suo audio shock sparando nel mucchio e, di conseguenza, denigrando un'intera classe medica", hanno detto ieri i deputati regionali del M5S, componenti della commissione Salute dell'Ars, Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca. "Se La Rocca - dicono i deputati - è a conoscenza, come dice, di irregolarità nei reparti per non cedere posti letto, vada in Procura. Parla di cartelle false e dichiarazioni inventate? Gravissimo, e, pertanto, di ciò dovrebbero esserci tracce scritte in esposti in Procura. Se ciò non è avvenuto sarebbe ingiustificabile". Iv, far chiarezza sui posti letto Italia viva, per bocca del capogruppo all'Ars Nicola D'Agostino, ha sottolineato la necessità "da un lato di evitare una pericolosa polemica fondata sul nulla, dall'altro fugare dubbi su comportamenti che andrebbero denunciati alla magistratura", per cui il partito ha "chiesto alle direzioni delle Aziende di fornire tutte le informazioni utili a capire cosa sia accaduto". Una posizione condivisa anche da un altro parlamentare regionale di Italia Viva, Luca Sammartino, secondo il quale "i siciliani hanno diritto di sapere cosa sta avvenendo e cosa eventualmente non sta funzionando".

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