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Aiop Sicilia, 12 strutture sanitarie private diventano ospedali Covid

Aiop Sicilia, 12 strutture sanitarie private diventano ospedali Covid

Aiop Sicilia, 12 strutture sanitarie private diventano ospedali Covid

Per fare fronte all'emergenza sanitaria indotta dal Coronavirus, 12 ospedali privati siciliani hanno dato disponibilità per diventare Covid Hospital e Covid Center.

In particolare, 6 ospedali in provincia di Catania, 2 in provincia di Messina, 1 in provincia di Palermo, 2 in provincia di Siracusa e 1 in provincia di Trapani.

Il totale dei posti letto messi a disposizione ammonta a 163 per gli ospedali Covid (di cui 9 di terapia intensiva) e a 389 per i Covid Center.

Questo uno dei dati che sono contenuti nel bilancio sociale dell'Aiop Sicilia presentato questa mattina.

L’associazione ha voluto condurre una prima indagine conoscitiva circa la gestione effettiva della crisi sanitaria della prima ondata (quindi al 30 giugno) da parte delle Case di Cura e l'impatto che questa ha avuto sulle strutture stesse.

Nel periodo precedente all'emergenza, le attività ordinarie di ricovero contavano 3.053 posti letto mentre le attività di Terapia intensiva, sub intensiva, U.T.I.C. ne contavano 53.

Durante il periodo di picco dell'emergenza, i posti letti in Terapia intensiva, sub intensiva e UTIC sono stati aumentati fino a 228, un aumento del 300% rispetto al periodo pre-emergenza. Le Case di cura hanno avuto un ruolo molto importante nello screening dei casi sospetti di contrazione del virus. Al 30 giugno 2020, infatti, le strutture avevano effettuato 5.705 test sierologici rapidi e 9.761 tamponi ororinofaringei.

La maggior parte degli ospedali ha dovuto sospendere o interrompere tutte le attività di ricovero ordinario e le attività ambulatoriali e solamente 9 case di cura non hanno subito variazioni delle loro attività.

In particolare, i posti letto non utilizzati sono stati 685, i casi non trattati 2.412 e le giornate di degenza non effettuate sono state 35.996. Dal punto di vista economico, quasi tutte le Case di cura hanno avuto una riduzione nel fatturato e dieci di queste hanno registrato un calo di oltre il 50% solamente nei primi sei mesi del 2020.

(ITALPRESS)

redazione

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