"L'insonnia è una delle conseguenze della situazione che stiamo vivendo ormai da più di un anno. A causa della pandemia si è verificato un aumento dei disturbi del sonno di circa il 40 per cento". Lo afferma Eleonora Iacobelli, presidente Eurodap (Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico) e responsabile Trainer Bioequilibrium, che punta i riflettori su questa problematica.
"Da una ricerca condotta da Bioequilibrium su quasi 843 persone è emerso che l'84 per cento ritiene che la qualità del proprio sonno incida fortemente sul livello energetico giornaliero", prosegue Iacobelli. "Infatti, l'83 per cento riferisce di sentirsi stanco durante il giorno; il 75 per cento di avere difficoltà a rilassarsi e il 63 per cento di dormire meno di sette ore a notte".
Nel nostro paese circa 12mila persone soffrono di insonnia, un problema che può seriamente compromettere la qualità di vita. Da gennaio c'è stato un boom di acquisti di prodotti che favoriscono il sonno. Stando alle stime di Federsalus, c'è stato un aumento del 28,8 per cento.
Secondo gli esperti, si può parlare di insonnia quando il disturbo si verifica almeno tre volte a settimana per un periodo di almeno 3 mesi.
I sintomi principali dell'insonnia sono: difficoltà ad addormentarsi, frequenti e prolungati risvegli notturni, risveglio precoce al mattino e difficoltà a riaddormentarsi.
La buona notizia è che ci sono delle soluzioni. Certamente i farmaci, ma anche una serie di cambiamenti comportamentali e rimedi naturali: mantenere una routine fissa di quando andare a dormire e quando svegliarsi. Mantenere una corretta alimentazione mangiando leggero e almeno 2-3 ore prima di coricarsi. Fare attività fisica o anche un bagno caldo almeno 2-3 ore prima di andare a letto.
Ci sono anche alcuni rimedi naturali: dalla melatonina alla passiflora, dalla valeriana e dal tiglio fino al luppolo, l'escolzia, il salice e il magnesio.
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