I contagi sul lavoro da Covid-19 segnalati all'Inail dall'inizio della pandemia al 30 giugno sono 176.925, oltre un quinto del totale delle denunce di infortunio e il 4,2% del complesso dei contagiati nazionali comunicati dall'Istituto superiore di sanità. Rispetto alle 175.323 denunce registrate fino a maggio, i casi in più sono 1.602 (+0,9%), di cui solo 157 riferiti a giugno, 227 a maggio, 236 ad aprile, 234 a marzo, 135 a febbraio e 169 a gennaio, 444 riconducibili allo scorso anno.
Il dato di giugno è il più basso da un anno e mezzo, sensibilmente inferiore anche al minimo di luglio 2020, con circa 500 infezioni su lavoro.
Grazie ai vaccini inoltre è in forte calo l'incidenza della sanità e assistenza sociale.
Negli ultimi cinque mesi fino a giugno l'incidenza della sanità e assistenza sociale è scesa sotto la soglia del 41% dei casi codificati, posizionandosi su livelli ancora più bassi dell'estate 2020 grazie all'efficacia delle vaccinazioni, che hanno coinvolto prioritariamente il personale sanitario, mentre per altri settori produttivi si registrano incidenze in crescita, nonostante il calo in assoluto dei contagi professionali denunciati rispetto al quadrimestre ottobre 2020-gennaio 2021.
(ANSA)
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