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Oxfam: "Si" alla produzione di massa dei vaccini, "No" alle disuguaglianze

Oxfam: "Si" alla produzione di massa dei vaccini, "No" alle disuguaglianze

Oxfam: “Si” alla produzione di massa dei vaccini, “No” alle disuguaglianze

La scarsità di dosi nel mondo è al centro della denuncia di Oxfam rivolta in particolare ai Paesi ricchi, penalizzati anche loro dagli interessi delle multinazionali farmaceutiche

In un comunicato, emanato in occasione degli Spring Meetings di Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale, l'Organizzazione no profit chiede ai Paesi ricchi di «trovare una strada che porti a una produzione di massa di vaccini a basso costo per proteggere dal Covid-19 ogni persona.

Da un lato ci sono i monopoli sui brevetti che le Big Pharma non intendono minimamente sospendere, dall’altro c’è un problema concreto di liquidità finanziaria che impedisce a numerosi Paesi di avviare una campagna vaccinale di massa.

L’appello di Oxfam è rivolto in particolare ai Paesi ricchi, penalizzati anche loro dagli interessi delle multinazionali farmaceutiche: «Difendendo gli interessi del settore farmaceutico», ha detto Sara Albiani, responsabile Salute globale di Oxfam Italia, «i Paesi ricchi di fatto stanno danneggiando anche le proprie economie nazionali. È un bizzarro atto di autolesionismo finanziario ed economico, di cui pagheremo tutti il prezzo, anche i cittadini dei Paesi che come il nostro hanno avviato la campagna vaccinale e vivono le conseguenze della grave insufficienza di dosi disponibili». Perdite economiche globali che l’International Chamber of Commerce stima in circa 9.200 miliardi di dollari, «di cui circa la metà ricadrebbe proprio sulle nazioni più ricche».

 

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