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Stopglobalwarming, aderiscono cinque comuni siciliani, ecco quali

Stopglobalwarming, aderiscono cinque comuni siciliani, ecco quali

Stopglobalwarming, aderiscono cinque comuni siciliani, ecco quali

Combattere i cambiamenti climatici e spingere verso l’affermazione di un modello di sviluppo economico sostenibile per le città e le aree metropolitane. Anche i sindaci siciliani entrano nella rete di ‘Clima Comune’, lo strumento operativo che coinvolge già 65 sindaci a livello nazionale a sostegno di stopglobalwarming.eu, la campagna internazionale nata dall’idea di 27 premi Nobel e portata avanti mediante un’iniziativa civica europea (ICE) dall’esponente radicale Marco Cappato e altri attivisti con la finalità di spostare le tasse dal lavoro all’inquinamento. Ridurre cioè le imposte sui redditi più bassi per inasprire invece la fiscalità sulle emissioni di CO2 e il consumo delle risorse ambientali. Nell’unione di primi cittadini contro il riscaldamento globale si contano al momento cinque sindaci siciliani. Sono quelli di Palermo, Isola delle Femmine, Montelepre, Castellammare del Golfo e Grotte.
Marco Cappato
Una partita decisiva, quella del clima, per la quale non c’è più tempo da perdere. Urge infatti fare in modo che la variazione della temperatura del pianeta non superi il limite di 1,5 gradi in più rispetto a quella dell’epoca pre-industriale. Si tratta di uno dei più importanti obiettivi di sviluppo sostenibile (tra i 17 in tutto, articolati in 169 target) fissati da Agenda 2030, il programma d'azione sottoscritto nel 2015 da 193 Paesi membri dell'Onu, poco prima della Conferenza di Parigi sul clima. Indispensabile quindi perseguirlo attraverso atti amministrativi finalizzati a affermare un nuovo modello di sostenibilità. “Al di là delle politiche che il premier Mario Draghi vorrà e saprà attuare nel nuovo esecutivo, questa è una battaglia di sensibilizzazione e consapevolezza per far respirare le nostre città e lasciare ai nostri figli un Paese sano anziché rischiare conseguenze nefaste – dice Vincenzo Campo, coordinatore dei sindaci per stopglobalwarming.eu. Significa perciò un’attenzione maggiore al verde urbano, alle opere di manutenzione e all’efficienza dei trasporti locali, visto che con la pandemia sono cambiate le logiche di vivibilità e degli stessi servizi offerti dalle amministrazioni”.
Vincenzo Campo
Un appello, quello dello spostamento della leva fiscale, che si spera avrà eco e diffusione in particolare all’interno di un contenitore di beni naturalistici e culturali come la Sicilia. “Per questo auspichiamo che si estenda anche a livello di parlamento e governo siciliano”, sottolinea Campo.

Montelepre

Tra i comuni isolani che lo hanno recepito e lo stanno applicando con efficienza, c’è Montelepre, seimila abitanti su un’area urbana di 9 chilometri quadrati, a 25 chilometri da Palermo. In questo minuscolo territorio, dotato di un bel parco urbano di oltre due ettari ricco di piante mediterranee, le iniziative in difesa dell’ambiente danno riscontri incoraggianti. “Abbiamo chiuso il 2020 con il 78% di raccolta differenziata, raggiungendo negli scorsi anni punte mensili dell’88 per cento – argomenta la sindaca Maria Rita Crisci. Risultati ottenuti con la raccolta porta a porta, ma anche con iniziative di forte riduzione dell’utilizzo della plastica”. Montelepre può a buon diritto definirsi come un comune plastic free. Due anni fa l’amministrazione ha installato una piccola ‘Casa dell’acqua’, ossia un erogatore per la vendita diretta al consumatore di acqua potabile microfiltrata e refrigerata, sia naturale che gasata (al prezzo di 5 centesimi di euro al litro per l’acqua naturale e di 6 centesimi per quella frizzante), funzionante con una tessera prepagata ricaricabile. Unica condizione per fruirne, riempirvi solo bottiglie in vetro. “Un’iniziativa che ha prodotto fin da subito eccellenti risultati comportamentali tra i cittadini – sottolinea Crisci -.  Inoltre, grazie a un finanziamento di 1milione di euro ottenuto dai fondi strutturali comunitari avvieremo lavori di ampliamento dell’illuminazione pubblica e di allocazione di alcune colonnine di ricarica e acquisteremo scuola bus e mezzi pubblici elettrici”.

Palermo

Più complessa e problematica la situazione delle città siciliane più grandi, a cominciare dai capoluoghi di provincia, in forte ritardo sul fronte delle pratiche ‘virtuose’.  In un momento internazionale che sollecita interventi strutturali definitivi, Palermo, gioca comunque la sua difficile partita, segnata da ritardi e disagi. Il comune ha definito il Paesc (Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima) e il nuovo piano regolatore generale del 2025, ispirandolo da una parte alla filosofia delle green way, ovvero le linee della mobilità sostenibile, del recupero del patrimonio edilizio e della valorizzazione delle aree verdi, dall’altra a quella delle blue way, basata sul recupero della costa, la depurazione del mare e la costruzione di vie d’acqua per migliorare la mobilità.
Leoluca Orlando
Tra i progetti in via di realizzazione, l’ampliamento della ferrovia metropolitana che, una volta realizzato l’‘anello’ e il ‘passante’, offrirà 17 fermate all’interno della cinta urbana. A ciò si aggiungono i recenti, ma contestatissimi, tracciati ciclabili, e i servizi del taxi sharing e del car sharing pubblico, uno dei più grossi d’Italia. “Abbiamo inoltre stabilito il divieto di utilizzo di plastica in tutte le strutture comunali”, dice il sindaco Leoluca Orlando, che aggiunge: "Occorrono interventi strutturali e definitivi da includere necessariamente nel Recovery Plan perché il cambio culturale che viene spinto dalla campagna stopglobalwarming.eu conviene non solo in termini di qualità della vita ma anche economici”. In questi mesi – puntualizza Orlando - il Covid ha fatto crescere l’attenzione per il diritto alla salute, direttamente legato alla tutela dell’ambiente. E da molto più tempo lo fa il fenomeno migratorio, del quale una delle principali cause è il divario economico legato alla crescente desertificazione dei territori”. Il capoluogo siciliano continua però a distinguersi per l’inefficienza della raccolta dei rifiuti, con stupefacenti accumuli d’immondizia lunghi anche decine di metri ai fianchi dei cassonetti, non solo nelle zone periferiche della città. E, insieme con gli altri capoluoghi di provincia siciliani, contribuisce a abbassare notevolmente la media regionale della raccolta differenziata. Nel 2020 questa si è attestata al 38,5% (dato comunque in crescita di 9 punti rispetto al 2018). Su questo fronte l’area metropolitana di Palermo, con il 29% di differenziata è il fanalino di coda nazionale.

Si allunga la lista degli aderenti all’iniziativa

Stefania Spampinato
La lista degli aderenti a stopglobalwarming.eu va intanto allungandosi in ambiti diversi. Mentre dall’avvio dell’iniziativa, 10 mesi fa, il parterre dei sindaci fa registrare anche i nomi di Virginia Raggi, prima cittadina di Roma, di Dario Nardella, sindaco di Firenze e presidente di Eurocities, e, tra i tanti altri, del sindaco di Bergamo Giorgio Gori e di Luigi De Magistris e Antonio Decaro, sindaci di Napoli e di Bari, include anche diversi rappresentanti del mondo dello spettacolo e della comunicazione. Per esempio cantanti come Elisa, Nina Zilli, Fedez, il regista Gabriele Muccino, il fotografo Oliviero Toscani e, tra gli attori, anche il palermitano Pif e la catanese Stefania Spampinato, nota per il suo ruolo nel serial americano Greys Anatomy. Antonio Schembri

redazione

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