A Caltanissetta si parla spesso di rilancio del mondo universitario. Il capoluogo nisseno non è sede di un ateneo pubblico indipendente, ma nel tempo sono stati attivati diversi corsi di laurea di qualità. Su tutti, Medicina e Chirurgia e Ingegneria elettrica. Da più parti si avverte l'esigenza dell'attivazione di altri percorsi universitari in grado di creare nuove condizioni di sviluppo e promuovere l'intero territorio. Opportunità tutt'altro che trascurabile per un'area della Sicilia che non riesce a emergere. Una situazione che trova conferma nel centocinquesimo posto della classifica nazionale della qualità della vita di Italia Oggi-Università La Sapienza di Roma. In un anno dieci posizioni perdute, undici rispetto al 2014.
E' opinione diffusa che nuovi corsi universitari, che tengano conto dell'evoluzione dei tempi, delle richieste del mercato del lavoro, delle attitudini dei giovani di oggi, possano consentire a questa realtà di trovare la via per uscire dal tunnel della depressione socioeconomica.
Le strutture non mancano per pensare in grande, a cominciare dal Cefpas, un centro che per organizzazione e funzionalità rappresenta certamente uno dei fiori all'occhiello del Meridione d’Italia nell'ambito della formazione. Certamente, istituzioni e politica devono fare la propria parte sino in fondo per rendere concreto il rilancio dell'attività universitaria nel cuore della Sicilia.
Intanto, con determinazione del commissario straordinario del Libero consorzio comunale di Caltanissetta, Rosalba Panvini, sono stati nominati i rappresentanti dell'ex Provincia nell'Assemblea e nel Consiglio direttivo del Consorzio per l'istituzione e la gestione dei corsi universitari di Caltanissetta, Giovanni Arnone e Salvatore Di Palma. Entrambi, si legge in una nota, "resteranno in carica per tutta la durata dell’attuale gestione commissariale".

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