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Coronavirus, l'Italia in mascherina, sanzioni e tanti cittadini ligi

Coronavirus, l'Italia in mascherina, sanzioni e tanti cittadini ligi

Coronavirus, l’Italia in mascherina, sanzioni e tanti cittadini ligi

Il bilancio della prima giornata in cui è stato obbligatorio portare sempre con sè e indossare la mascherina è controverso. Il Viminale rende noto che le persone controllate sono state 57.454, 97, quelle sanzionate, nove quelle denunciate. Le attività e gli esercizi controllati sono stati complessivamente 7.428, 16 titolari sono stati sanzionati, 8 i provvedimenti di chiusura. L'appello di Conte "Proteggiamo noi stessi, i nostri cari, il nostro Paese. #ioindossolamascherina", esorta in un tweet il premier Giuseppe Conte. "Da nove settimane ormai i nostri numeri crescono e cresceranno ancora. Abbiamo bisogno che le misure adottato a partire dall'uso delle mascherina, dal lavarsi le mani ed evitare assembramenti siano rispettate in maniera molto molto molto puntuale", aggiunge il ministro della Salute, Roberto Speranza. Mascherine al Nord, multe a Palermo Gli italiani sembrano aver capito che è l'adozione di tutte le misure di sicurezza l'unica strada per evitare un altro, temuto, lockdown. Cittadini ligi e preoccupati a Genova, in Friuli Venezia Giulia, Torino, Trento e Bolzano. Controlli a Palermo, dove alcuni giovani sono stati multati. Mascherine indossate anche in centro a Bologna, in periferia, dove le strade sono meno affollate, diverse persone sono state viste muoversi portandola abbassata sul mento. In un Istituto tecnico di Verona il preside ha convinto alcuni studenti a farsi ingaggiare come steward per convincere i compagni a usare la mascherina. I turisti indisciplinati Molte segnalazioni alla polizia municipale sono arrivate invece riguardo a turisti che sono stati visti passeggiare sulla sponda veronese del Lago di Garda tranquillamente all'aperto, senza mascherine. Anche ad Aosta diversi turisti, soprattutto svizzeri, sono stati sopresi senza mascherina. Movida pericolosa Oltre ai turisti i più indisciplinati sembrano essere i clienti della movida e dei locali: quattro su dieci al ristorante, al bar o in pizzeria non rispettano le norme di sicurezza basilari, costringendo spesso i ristoratori, altrettanto passibili di multa per l'inosservanza altrui delle regole, a richiamarli. Nei bar e nei ristoranti la mascherina va indossata quando si entra e si esce, se si va al bagno o si va a pagare il conto, mentre, se si viene serviti seduti, al tavolo può essere tolta. Le regole da seguire Si può evitare di mettere la mascherina solamente se si sta a casa propria (ma gli esperti consigliano di metterla se ci sono persone anziane o fragili) e se ci si trova all'aperto ma solo se non si è in compagnia; se si incontra qualcuno bisogna coprire naso e bocca. Finora l'obbligo di indossarla al chiuso era previsto per i luoghi aperti al pubblico: da oggi l'obbligo scatta ovunque, tranne, come si diceva, che nella propria abitazione. Dall'obbligo resta escluso chi sta svolgendo una attività sportiva; i bambini di età inferiore ai sei anni e coloro che hanno patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina. Multe fino a mille euro Le multe restano invariate: da quattrocento a mille euro. Le mascherine vanno dunque indossate se si cammina per strada, in piazza, se si sta seduti su una panchina, mentre si aspetta l'autobus o un taxi, se si entra in un negozio. Se si è in auto da soli o con conviventi non va messa ma deve essere indossata se in auto si viaggia con persone non conviventi. Può non essere messa se si va in bici o sul monopattino. Anche a scuola, la mascherina può essere tolta dai ragazzi seduti al loro banco, se questi sono distanziati di almeno un metro. Quando invece si è in movimento - a ricreazione o per andare in bagno o alzandosi per una interrogazione - la mascherina va indossata.

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