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Dimensionamento scolastico, i nuovi parametri 2021-2022

Dimensionamento scolastico, i nuovi parametri 2021-2022

Dimensionamento scolastico, i nuovi parametri 2021-2022

PALERMO - In videoconferenza il tavolo regionale sul dimensionamento scolastico in Sicilia per l’anno scolastico 2021/2022.
Alla fine il governo regionale ha stabilito di portare avanti la nuova geografia degli istituti scolastici ed una decisione che fa discutere.
L’idea del confronto è stata quella di costruire insieme una proposta formativa che sia rispettosa del territorio e rivolta al futuro.
Organizzato dall’assessorato regionale all’istruzione e alla formazione, erano presenti i responsabili dell’ufficio scolastico regionale (Usr) e i sindacati.

L’indicazione di carattere generale pervenuta dall’assessorato regionale è stata quella di preservare l’autonomia delle istituzioni scolastiche che rientrano nei nuovi parametri: alla luce della nuova normativa i parametri per il mantenimento o l’acquisizione della autonomia scolastica prevedono 500 alunni come criterio generale che scendono a 300 per le scuole situate nelle isole minori, nei comuni montani nonché nelle aree geografiche contraddistinte da specificità etniche o linguistiche. Diverse le proposte emerse al tavolo: per Agrigento rimarrebbero sottodimensionate ed oggetto di intervento l’istituto comprensivo “E. Contino” a Cattolica Eraclea, l’I.C. “F.Crispi” a Ribera e l’istituto di istruzione superiore “M.Fodera” di Agrigento; si rinvierebbe invece al prossimo anno scolastico ogni intervento per l’istituto comprensivo “F.Da Sambuca”, a Sambuca di Sicilia che, con 499 alunni si pone sotto la soglia dei nuovi parametri di appena una unità.

Per la provincia di Catania gli interventi interesserebbero l’istituto comprensivo “L.Capuana” di Mineo, l’istituto superiore “C.A.Dalla Chiesa” di Caltagirone e l’istituto superiore “Mazzei-Sabin” di Giarre, che con 295 alunni verrebbe aggregato al liceo scientifico di Giarre. Ad Enna gli interventi riguarderebbero le direzioni didattiche “N.Vaccalluzzo e Branciforti” di Leonforte, nonché gli istituti comprensivi “De Simone di Villarosa", “E.Pantano” di Assoro e “F.Cordova-L.Capuana” di Aidone.

Nella provincia di Palermo rimarrebbero sottodimensionate, rispetto ai nuovi indici di riferimento, gli istituti comprensivi “K. Wojtyla”, “G.E.Nuccio” e “Arenella” per il Comune di Palermo e l’istituto “Saveria Profeta” di Ustica.

La provincia di Siracusa vedrebbe come unico istituto sottodimensionato l’istituto comprensivo “V.Brancati” di Pachino.

Trapani risulta confacente ai nuovi parametri la scuola media “G. Mazzini” di Marsala, mentre rimane sottodimensionato l’istituto comprensivo “A.Rallo” di Favignana. Nelle province di Ragusa, Caltanissetta e Messina tutte le scuole dovrebbero mantenere l’autonomia alla luce dei nuovi parametri. “Apprezziamo quanto dichiarato dall’assessorato regionale - ha dichiarato Giovanni Portuesi, presidente regionale dell’Anief, che ha partecipato all’incontro - così recuperiamo circa 45 istituzioni scolastiche autonome che si sarebbero perse se si fossero applicati i vecchi parametri ormai superati grazie all’intervento del legislatore nazionale. Chiediamo da anni di mettere mano ai criteri sul dimensionamento e continuiamo a chiedere maggiori risorse finanziarie per fare ancora di più”.

Di parere diverso l’Usr, secondo la quale applicare i nuovi parametri significherebbe vanificare il lavoro svolto dagli uffici scolastici provinciali. “La legge va applicata – ha detto Portuesi - non è più tollerabile che la Sicilia continui a pagare lo scotto dei tagli feroci che la scuola ha subito negli ultimi anni”.

Michele Giuliano

redazione

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