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Pensioni, niente maxi aumento per tutti dal 1º gennaio 2023: chi viene beffato

Pensioni, niente maxi aumento per tutti dal 1º gennaio 2023: chi viene beffato

Pensioni, niente maxi aumento per tutti dal 1º gennaio 2023: chi viene beffato

Il nuovo meccanismo biennale di indicizzazione si basa su sei fasce con rivalutazione maggiorata per gli assegni al minimo, ma c'è - un po' a sorpresa - una stretta progressiva per quelli superiori ai 2.100 euro: interessati pensionati che percepiscono assegni medio e medio-alti, non solo quelli "ricchi.

L'aumento "mai visto prima" delle pensioni che era in programma dal 1º gennaio 2023 non sarà affatto "per tutti". In base ai calcoli dello Spi Cgil, il meccanismo di perequazione (rivalutazione) delle pensioni farebbe perdere in media 1.200 euro l'anno a pensionato. Come mai? Come si arriva a questa stima? Se da una parte infatti è vero che alle pensioni minime, oggi fissate a 524 euro, sarà riconosciuto un aumento addirittura più alto del previsto (120%), e se è anche vero che fino a 4 volte il minimo verrà riconosciuto il recupero pieno dell'inflazione del 2022 pari al 7,3%, se si va oltre la soglia dei 2.100 euro lordi al mese (1.700 euro netti circa), la rivalutazione cala molto rapidamente all'aumentare degli importi degli assegni. In sintesi: saranno interessati da una rivalutazione meno corposa di quanto si pensasse nelle ultime settimane pure pensionati che percepiscono assegni medi e medio-alti, non solo quelli etichettati come "ricchi".

redazione

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