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Bancomat, è polemica sulle commissioni

Bancomat, è polemica sulle commissioni

Bancomat, è polemica sulle commissioni

PALERMO - Brutte sorprese per i clienti che hanno un bancomat bancario. O per lo meno, le brutte sorprese potrebbero arrivare presto perché si paventa una sorta di “liberalizzazione” dei costi per chi fa prelievi dagli sportelli Atm. I costi per i prelievi bancomat sono in genere inesistenti se si prende il contante alla macchinetta della propria banca, ma sono notevoli quando la banca è un’altra e si usa il circuito Atm.

Alcune banche solo online (che non hanno ovviamente macchinette proprie) non fanno pagare nulla. I costi possono anche sforare i 2 euro per transazione, un vero salasso e lo si moltiplica per tutte le volte che si fa un’operazione nel corso dell’anno: “Si consideri che la propria banca - sostiene Vincenzo Donvito, presidente dell’associazione dei consumatori Aduc - paga una commissione di 0,49 euro per ogni prelievo nel circuito Atm, il resto è loro guadagno puro! Come in tutti i rapporti con la propria banca, anche questi costi possono essere negoziati anche se la banca non ve lo dice, e va fatto valere il proprio potere: continuità e importi che vengono prelevati”.

Siccome, probabilmente, le banche credono che queste commissioni siano poche, ne hanno pensata un’altra per azzerare i costi previsti in contratto ed evitare che gli stessi possano essere frutto di una trattativa. È al vaglio dell’Antitrust un progetto di Bancomat spa che prevede che i costi del prelievo siano decisi dalla banca che gestisce la macchinetta Atm; il risparmiatore li saprà solo al momento in cui fa il prelievo.

“Quindi - protesta Donvinto - non si potrà sapere se un Atm costa meno di un altro se non provandoli tutti, e senza escludere che questi costi possano variare da un momento all’altro anche nell’arco della stessa giornata. E per quei Comuni che hanno un solo bancomat, ed in tutta Italia sono all’incirca 2 mila, il risparmiatore sarà privato anche di questo finto mercato”. Una situazione particolarmente grave anche in Sicilia, dove secondo una denuncia Fabi siciliana, lo scorso anno i Comuni senza sportelli erano circa 100.

Ad accodarsi alla preoccupazione anche Assoutenti che è decisamente contro questo progetto di liberalizzare questi costi di commissione presentato lo scorso 14 gennaio all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) da Bancomat Spa per modificare le condizioni di remunerazione del servizio di prelievo di contante pressi gli sportelli Atm delle varie banche. No secco, quindi, nel lasciare discrezionalità agli istituti di credito. Da evidenziare comunque che proprio l’Agcm ha avviato un’istruttoria per accertare potenziali violazioni al “Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”, che sulla carta vieterebbe qualsiasi accordo tra imprese, decisioni di associazioni di imprese e pratiche concordate che incidono sul commercio tra paesi dell’Ue che potrebbero impedire, limitare o falsare la concorrenza.

“Se passerà la proposta di Bancomat, attualmente al vaglio dell’Antitrust, - precisa dal suo canto, Furio Truzzi, presidente di Assoutenti - si determinerà una vera e propria stangata a danno dei consumatori e una lesione dei loro diritti. Le banche potranno scegliere in totale autonomia le commissioni da far pagare sui prelievi agli sportelli, e solo al momento di eseguire l’operazione il consumatore verrebbe a conoscenza di tali costi, con una violazione della trasparenza. Una situazione che, inoltre, creerà evidenti disparirà di trattamento tra cittadini: chi infatti risiede in piccoli comuni, aree montane o zone isolate dove ci sono pochi Atm, sarà costretto a sottostare a nuovi costi non avendo possibilità di scelta tra vari istituti”.

 

Michele Giuliano

redazione

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