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Caro-carburanti, atteso taglio di 15-20 centesimi, quanto si risparmia

Caro-carburanti, atteso taglio di 15-20 centesimi, quanto si risparmia

Caro-carburanti, atteso taglio di 15-20 centesimi, quanto si risparmia

Potrebbe valere 15-20 centesimi al litro, per due o tre mesi, lo sconto al distributore che lo Stato dovrebbe varare a breve. Un taglio che nell'immediato farebbe scendere il costo di benzina e diesel intorno ai due euro al litro, quindi sempre al di sopra dei livelli di tre mesi fa.

Da dicembre infatti la verde è aumentata di un terzo e il gasolio di oltre il 40 per cento, con un’accelerazione da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. La sforbiciata riguarderà l’accisa e sarà finanziata da un'altra tassa che pesa sui carburanti: l’Iva, che genera più incassi per lo Stato quando cresce il prezzo alla pompa. Un maggior gettito che ammonterebbe a due miliardi a mezzo in tutto il 2022, se non si intervenisse e se non diminuissero le tariffe.

Su un litro di benzina a 2,3 euro al litro, l'accisa vale 73 centesimi mentre altri 41 centesimi si pagano per l'Iva. In pratica, la metà di quanto spendiamo per il rifornimento sono tasse. L'Italia ha l'accisa più alta dell'Unione Europea sul diesel e la seconda più onerosa per la verde (prima è l'Olanda). L'Iva sui carburanti dalle nostri parti è al 22 per cento e ci sono Paesi Ue in cui questo imposta è più alta (ma in altri più bassa).

Palazzo Chigi nelle prossime ore dovrebbe occuparsi anche di bollette, allungando la possibilità di pagare a rate le fatture di luce e gas ed estendendo il bonus per chi è in maggiori difficoltà, facendovi rientrare chi ha un Isee più alto. Un rafforzamento, quindi, degli interventi già adottati dalla scorsa estate per calmierare i prezzi per famiglie e imprese e che sono costati più di 15 miliardi. Allo studio anche un fondo da 800 milioni per sostenere le imprese più colpite dal caro-energia, agevolazioni per le piccole e medie aziende e per quelle del settore siderurgico.

Bisogna però fare i conti con le risorse a disposizione e quindi altri provvedimenti dagli effetti più duraturi potrebbero essere presi a fine mese, quando si traccerà il nuovo quadro di finanza pubblica (si potrebbe alzare il deficit) e quando, nel frattempo, a livello europeo si saranno concordati altri interventi. Nel menu, l'ampliamento degli aiuti pubblici, il prelievo sugli extra-profitti alle compagnie energetiche e, come proposto da Roma, un tetto ai prezzi sulle importazioni del gas.

redazione

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