MAZARA DEL VALLO (TP) – La Tariffa d’igiene ambientale, per l’anno 2010, è prescritta. Lo ha reso noto, qualche giorno fa, la Commissione Tributaria provinciale di Trapani, in merito ad un ricorso di una cittadina mazarese. L’amministrazione comunale, che si era opposta alla vertenza, è stata pure obbligata a pagare le spese di giudizio. Un’altra bella tegola, con relativo possibile buco finanziario, per le casse comunali. Lo sbando in cui versa, da anni, l’ufficio tributi del Comune è ora certificato anche da questa sentenza. I cittadini mazaresi, infatti, a gennaio 2016 si sono visti recapitare una mole enorme di avvisi di pagamento Tia. “Una copiosa e consolidata giurisprudenza – si leggeva nella relazione della responsabile del Servizio Tributi, Anna Asaro, con la quale l’amministrazione intervenne in merito alle contestazioni dei contribuenti per l’emissione ritardata degli avvisi di accertamento della Tia 2010 – afferma il principio generale, in virtù del quale la notifica si perfeziona, per il notificante, alla consegna all’Ufficio Postale”. Peccato che, per la Commissione Tributaria, la “copiosa e consolidata giurisprudenza” sia stata di segno del tutto opposto.E ora questo danno alle casse comunali chi lo paga? Ci sono responsabilità dirette dei dirigenti? Attendiamo le solerti risposte in merito dell’amministrazione comunale.

Alessandro Accardo Palumbo
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