Pensioni, nuovi scenari per il calcolo dell'assegno: la sentenza della Cassazione

Pensioni, nuovi scenari per il calcolo dell'assegno: la sentenza della Cassazione

Pensioni, nuovi scenari per il calcolo dell’assegno: la sentenza della Cassazione

Una recente sentenza della Cassazione apre la strada a importanti novità per il calcolo dell’assegno pensionistico. Fino ad oggi, chi si apprestava ad andare in pensione poteva richiedere l’estromissione dal calcolo dei contributi considerati meno vantaggiosi, come quelli versati in periodi di lavoro poco remunerativo. Questa possibilità, chiamata neutralizzazione dei contributi, riguarda al massimo un periodo di cinque anni. Ora, grazie a una nuova pronuncia, tale opzione non è più riservata solo a chi sta per lasciare il lavoro, ma viene estesa anche ai pensionati che hanno già cessato la propria attività lavorativa.

La neutralizzazione consente di eliminare l’effetto negativo dei versamenti meno favorevoli effettuati negli anni precedenti al pensionamento, evitando che questi riducano l’importo complessivo del trattamento previdenziale.

La sentenza della Corte di Cassazione

La svolta è arrivata con la sentenza n. 30803/2024, depositata il 2 dicembre. Questa decisione stabilisce che coloro che hanno optato per un’uscita anticipata dal lavoro possono neutralizzare fino a cinque anni di contributi, garantendo così un trattamento previdenziale più vantaggioso.

Rivalutazione delle pensioni per febbraio 2025

Per il mese di febbraio, i pensionati devono prestare attenzione a due date chiave:

  • Sabato 1° febbraio: pagamento per chi ha un conto corrente postale;
  • Lunedì 3 febbraio: pagamento per chi utilizza un conto corrente bancario.

Il cedolino della pensione con tutti i dettagli sarà disponibile già a partire dai giorni intorno al 20 gennaio nell’area riservata del sito Inps.

L’adeguamento degli importi per la rivalutazione delle pensioni seguirà lo schema previsto:

  • Per pensioni fino a 4 volte il minimo, l’adeguamento sarà del 100%;
  • Per pensioni oltre 4 e fino a 5 volte il minimo, l’adeguamento sarà del 90%;
  • Per pensioni superiori a 5 volte il minimo, l’adeguamento sarà del 75%.

Questa sentenza rappresenta un’opportunità significativa per i pensionati, offrendo la possibilità di rivedere il calcolo dell’assegno previdenziale anche a chi è già uscito dal mondo del lavoro. Un provvedimento che potrà migliorare la qualità della vita di molte persone.

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