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La querelle tra Musumeci e i dipendenti finisce in denuncia, giovedì la raccolta di firme

La querelle tra Musumeci e i dipendenti finisce in denuncia, giovedì la raccolta di firme

La querelle tra Musumeci e i dipendenti finisce in denuncia, giovedì la raccolta di firme

I dipendenti regionali vogliono querelare il governatore siciliano Nello Musumeci per i giudizi espressi sull'operato dei lavoratori, definiti “inutili”.

"La Regione - ha detto il governatore nei giorni scorsi intervenendo all' Innovation Days" del Sole 24 Ore, - è stata la più grande industria per 70 anni; si poteva entrare anche senza concorsi, con un biglietto da visita, con una telefonata; questa è stata la Regione siciliana. E non avere il coraggio di dirlo è davvero criminale. Ho detto che l'80% dei dipendenti regionali è assolutamente inutile alle funzioni programmatiche della Regione. Lo ripeto. Anche.se siamo passati dall' 80 al 70% grazie al cielo. Il mio obiettivo è di arrivare almeno al 50%".

“Il presidente qualche giorno fa ha reiterato le sue inqualificabili offese nei confronti del personale della Regione Siciliana – dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal – Adesso i lavoratori ne hanno abbastanza e sono pronti a difendersi in ogni sede: la nostra organizzazione sindacale mette i propri legali a disposizione di tutti i dipendenti e in modo completamente gratuito”.

Si terrà, infatti, giovedì 22 ottobre l’assemblea dei lavoratori regionali indetta dal Siad-Csa-Cisal per la raccolta delle adesioni contro il “governatore” siciliano.

L’assemblea, aperta a iscritti e non iscritti, si terrà al Centro giovanile Don Orione di via Pacinotti 49 a Palermo a partire dalle ore 9 e per tutta la mattina.

“Ogni dipendente, munito di mascherina e documento di identità, potrà apporre la sua firma alla querela che sarà autenticata dall’avvocato – continuano Badaglicca e Lo Curto – Garantiremo il rispetto delle distanze e di tutte le misure di contenimento previste dalle norme, esattamente l’opposto di quello che succede in molti uffici regionali in cui si mette a rischio la salute di lavoratori che devono subire anche gli insulti del Governo”.

Eloisa Bucolo

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