Un primo test si è tenuto, di recente sulle coste siciliane.
I piloti CRI, dando vita ad una simulazione, hanno fatto alzare in volo un drone delivery ad un'altezza di 40 metri da terra che dalla banchina del porto di Trapani ha trasportato farmaci urgenti verso la nave GNV Aurelia, tra le imbarcazioni di sorveglianza sanitaria che si trovano in rada in Sicilia per l'accoglienza delle persone migranti. Un'attività, quella della sorveglianza sanitaria a bordo delle navi, che la CRI porta avanti da aprile 2020 anche grazie al supporto del Comitato Regionale siciliano dell'Associazione.
La simulazione, a cui hanno preso parte la Prefettura, il Comune di Trapani e la Capitaneria di Porto che ha impiegato due motovedette a garanzia della sicurezza dell'esercitazione, ha visto arrivare a destinazione il drone in un tempo di cinque minuti e 30 secondi, contro i 35 normalmente impiegati dal trasporto via mare con imbarcazioni di medie dimensioni ed è riuscita perfettamente.
Il drone delivery è stato controllato da terra da un pilota, il quale ha mantenuto sempre un contatto visivo con lo stesso ed è stato coadiuvato da altro personale addestrato a bordo della nave, sempre in costante contatto radio.
La Croce Rossa non è nuova nell'operatività in emergenza e soccorso con l'utilizzo di queste tecnologie ed ha personale formato attraverso la sua Unità Droni, SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto).
Tutti i piloti sono formati presso il Centro Addestramento Nazionale SAPR CRI.
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