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Una “penna” in soccorso dei pazienti con asma grave eosinofilico

Una “penna” in soccorso dei pazienti con asma grave eosinofilico

Una “penna” in soccorso dei pazienti con asma grave eosinofilico

PALERMO - Sono 200mila i malati di asma grave eosinofilico e adesso è disponibile in Italia la nuova “penna” pre-riempita per l’autosomministrazione di benralizumab, farmaco biologico indicato come trattamento per i pazienti adulti con asma grave eosinofilico non adeguatamente controllato malgrado l’impiego di corticosteroidi per inalazione (Ics) a dosi elevate e beta-agonisti a lunga durata d’azione (Laba). Il nuovo dispositivo sviluppato da AstraZeneca, semplifica la somministrazione della terapia sia per i medici che per i pazienti, che adesso potranno quindi beneficiare di un device sicuro e di ancor più facile utilizzo, rispetto alla già disponibile siringa pre-riempita.

La nuova penna pre-riempita permette di migliorare l’aderenza e di mantenere il controllo dell’asma anche in autosomministrazione, senza dover necessariamente recarsi in un centro ospedaliero per effettuare l’iniezione e ciò consentirà ai pazienti di risparmiare tempo limitando i propri spostamenti verso le strutture sanitarie, un valore aggiunto in questo particolare momento di post emergenza Covid durante il quale è ancora necessario contenere la diffusione del virus in vista dell’autunno.

“La disponibilità della penna è un ulteriore importante passo in avanti per i pazienti affetti da asma grave eosinofilico, gli specialisti e il Servizio sanitario nazionale stesso” – dichiara Nicola Scichilone, responsabile dell’U.O. di Pneumologia del Policlinico “Giaccone” di Palermo e docente di Malattie dell’apparato respiratorio all’UniPa - “Oggi abbiamo a disposizione un nuovo strumento che contribuisce a migliorare ulteriormente l’assistenza terapeutica e la qualità di vita, facilitando il controllo del medico nell’implementazione della terapia e aumentando l’aderenza al trattamento che prevede la somministrazione del farmaco una volta ogni quattro settimane per le prime tre dosi, e poi una volta ogni otto settimane”.

La disponibilità del nuovo dispositivo, inoltre, arriva in un momento in cui presidi ospedalieri e ambulatoriali stanno ancora affrontando l’accumulo di ritardi delle prestazioni sanitarie causato dal Covid-19 e rappresenta quindi un ulteriore mezzo a disposizione degli operatori sanitari per gestire in modo sicuro l’assistenza dei pazienti. “L’aderenza alla terapia è un aspetto fondamentale del percorso di cura dei pazienti e, senza di essa, non si può pensare di ottenere un miglioramento dei sintomi e di conseguenza della propria qualità di vita”, commenta Laura Mastrorillo, presidente Federasma e Allergie Onlus.

“Una delle problematiche più diffuse che abbiamo riscontrato nel periodo dell’emergenza - conclude - è stata proprio la difficoltà nella somministrazione dei farmaci, a causa dei timori e dei disagi nel recarsi presso gli ospedali. Questo ha provocato in molti casi la sospensione delle cure da parte dei pazienti e mai come in questo momento è quindi utile avere a disposizione strumenti che, come questo device di auto-somministrazione, siano in grado di agevolare una migliore gestione della terapia e dell’assistenza da parte dello specialista, favorendo la continuità terapeutica in totale sicurezza”.

Eloisa Bucolo

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