Nonostante alcuni segnali di progresso, come l’accordo con Invitalia per la costruzione di due termovalorizzatori, la Sicilia rimane tra le regioni italiane più in difficoltà nella gestione dei rifiuti e nella raccolta differenziata.
Il ritmo di miglioramento risulta ancora troppo lento e, secondo quanto evidenziato da Federconsumatori, la regione rischia di fallire il raggiungimento del target europeo sulla raccolta differenziata fissato per il 2025.
Raccolta differenziata: i dati in Sicilia
I recenti dati ISPRA mostrano una situazione complessa e disomogenea sul territorio siciliano. Mentre alcune province spiccano per risultati positivi, altre restano ben al di sotto delle soglie richieste.
- Trapani registra una media del 78% di raccolta differenziata al 2023, seguita da Messina con il 63,5%, entrambe ben oltre il target europeo del 55% previsto per il 2025.
- Catania, pur essendo in crescita, si attesta sul 55,8%, appena al limite della soglia comunitaria.
- Allarmante, invece, il dato di Palermo, ferma al 17%, nonostante un lieve incremento rispetto al 2022 (+1,7%).
Questi numeri evidenziano un divario marcato tra le diverse aree dell’Isola, con alcune province che avanzano verso la sostenibilità e altre che arrancano, rallentando l’intero sistema regionale.
Obiettivi europei 2025: una sfida cruciale
Il contesto siciliano è reso particolarmente critico dalla mancanza di impianti adeguati al trattamento dei rifiuti, dai costi elevati di smaltimento e da una partecipazione insufficiente da parte di cittadini e amministrazioni locali. Questi fattori compromettono la capacità della regione di rispettare il piano nazionale e, soprattutto, le direttive europee.
Per il 2025, l’Unione Europea richiede non solo un livello minimo del 55% di materiali riciclati e riutilizzati, ma anche la dimostrazione dell’effettivo riuso della frazione riciclabile. Sebbene la Sicilia abbia sfiorato il 55% nel 2023, gli attuali ritmi di crescita non sono sufficienti a garantire il rispetto delle nuove regole.
Termovalorizzatori: un passo verso il cambiamento
Per affrontare queste criticità, la Regione Siciliana ha compiuto un passo decisivo. Lo scorso 15 gennaio è stata firmata una convenzione a Roma che affida a Invitalia la preparazione dei bandi e la gestione delle gare di appalto per la costruzione di due termovalorizzatori.
Secondo il progetto regionale, gli impianti sorgeranno a Catania e Palermo, con l’obiettivo di migliorare significativamente la gestione dei rifiuti e avvicinarsi agli standard nazionali ed europei.
L’accordo, sancito dal governatore e commissario straordinario per l’emergenza rifiuti Renato Schifani e dall’amministratore delegato di Invitalia Bernardo Mattarella, rappresenta una svolta auspicata per affrontare l’emergenza rifiuti e ridurre il divario con altre regioni italiane.
Lascia una risposta