Il flash mob per dimostrare quanto gli alberi siano necessari per garantire l’ombra sui marciapiedi per cittadini, residenti e commercianti
Ieri mattina, sfidando l’allerta caldo torrido, si è dato vita ad un flash mob piuttosto insolito in via Tisia. Uomini e donne, grandi e piccini, con un ombrellone in mano aperto e tenuto in mano, a simboleggiare un albero e simularne l’effetto sul marciapiede lungo un viale alberato.
Gli alberi in via Tisia, scelta utile per tutti: cittadini, residenti, commercianti
Lo scrive in un post sui social l’ex assessore e presidente di Lealtà e Condivisione, Carlo Gradenigo: “Non una protesta, né tantomeno una manifestazione, ma una dimostrazione di quanto necessarie siano le chiome degli alberi accanto ai marciapiedi per garantirne l’ombreggiamento. Alberi come infrastruttura di salute pubblica, oggi più che mai necessaria soprattutto nei confronti dei soggetti fragili quali anziani e bambini, al fine di mitigare gli effetti negativi del caldo torrido. Non una iniziativa contro qualcuno ma per qualcosa, a vantaggio di tutti, residenti e commercianti, convinti che un filare centrale di aranci amari non possa svolgere nessuna di queste funzioni.
“Non siamo noi chiederlo ma i tempi e l’emergenza climatica”
Non siamo noi a chiederlo, lo chiedono i tempi, l’emergenza climatica, l’opportunità oggi di godere di un finanziamento e di un progetto in esecuzione che non si ripeterà mai più – prosegue nel post Gradenigo -. Non è una guerra tra fazioni, e chi la pone in questi termini, arrivando ad augurare la chiusura delle attività commerciali del Cenaco, non ha capito né il senso, né il fine della proposta.
Una variante suggerita all’amministrazione da circa un anno – spiega – che mira a impreziosire un progetto nel quale i nuovi e più ampi marciapiedi, la nuova illuminazione, la strada a schiena d’asino, le nuove canalette a raso per la raccolta delle acque piovane, i percorsi tattili per non vedenti, gli attraversamenti rialzati e la zona 30, rappresentano un grande passo in avanti, una rivoluzione per la zona, ma che senza adeguate alberature lungo i marciapiedi, rischia di rimanere ancorato ad una concezione del verde quale oggetto ornamentale, oggi assolutamente obsoleta e superata”.
Abbiamo tutti bisogno degli alberi – conclude l’ex assessore – e di chiederne insieme la messa a dimora, ora o mai più”
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