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Fattura elettronica, nuove regole dal primo luglio

Fattura elettronica, nuove regole dal primo luglio

Fattura elettronica, nuove regole dal primo luglio

Dal primo luglio cambiano le regole per la fatturazione elettronica e si amplia la platea di chi sarà obbligato all'emissione. Anche molti dei professionisti che operano con regime fiscale forfettario dovranno provvedervi.

La fattura elettronica si differenzia da una fattura cartacea perché va necessariamente redatta utilizzando un pc, un tablet o uno smartphone e deve essere trasmessa elettronicamente al cliente tramite il c.d. Sistema di Interscambio (SdI). Quest'ultimi verifica se la fattura contiene almeno i dati obbligatori ai fini fiscali nonché l’indirizzo telematico al quale il cliente desidera che venga recapitata la fattura; controlla che la partita Iva del fornitore (c.d. cedente/prestatore) e la partita Iva ovvero il Codice Fiscale del cliente (c.d. cessionario/committente) siano esistenti. In caso di esito positivo dei controlli precedenti, il Sistema di Interscambio consegna in modo sicuro la fattura al destinatario comunicando, con una “ricevuta di recapito”, a chi ha trasmesso la fattura la data e l’ora di consegna del documento. In definitiva, quindi, i dati obbligatori da riportare nella fattura elettronica sono gli stessi che si riportavano nelle fatture cartacee oltre all’indirizzo telematico dove il cliente vuole che venga consegnata la fattura.

Fatturazione elettronica, cosa cambia

La fatturazione elettronica obbligatoria dal 2014 per le operazioni da e verso la Pubblica Amministrazione, successivamente ha interessato subappaltatori, sub-contraenti e soggetti privati, questi ultimi chiamati a emettere e-fatture dal 1° gennaio 2019. Per i forfettari scatta dall'1 luglio ed è una novità prevista dal Decreto-legge n. 36 del 30 aprile 2022 che disciplina “ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”. I forfettari, passando alla fatturazione elettronica, sono tenuti ad emettere e ricevere fatture in formato elettronico e a conservare i documenti in formato digitale, secondo il processo regolamentato tecnicamente dalla legge. Dall'1 luglio 2022 l’obbligo entra in vigore per i forfettari che nell’anno precedente hanno percepito ricavi o compensi superiori a 25mila euro; dall'1 gennaio 2024: l’obbligo si estende a tutti gli altri forfettari. La novità è quindi che saranno obbligati alla fatturazione elettronica quindi anche i contribuenti in regime forfettario e quelli che rientrano nel regime di vantaggio, così come le associazioni sportive dilettantistiche e gli enti del terzo settore che nel periodo d’imposta precedente hanno conseguito proventi fino 65mila euro.

Fatturazione elettronica, le sanzioni

Le sanzioni non si applicano ai forfettari obbligati dal 1° luglio relativamente al terzo trimestre del periodo d’imposta 2022, qualora la fattura elettronica venga emessa entro il mese successivo a quello in cui viene effettuata l’operazione.

Fattura elettronica e imposta di bollo

Anche se la fattura è elettronica, l’imposta di bollo continuerà ad essere dovuta: la differenza starà nel fatto che dovrà essere indicato in fattura che il bollo è stato assolto con modalità elettronica e il corrispettivo versamento dovrà essere fatto sul sito web dell’Agenzia delle Entrate, sempre sul portale "Fatture e Corrispettivi". Il versamento di quanto dovuto per il bollo dovrà essere effettuato entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo a quello del trimestre, quindi: entro il 31 maggio; entro il 30 settembre; entro il 30 novembre; entro il 28 febbraio.

redazione

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