“Auspichiamo che in tempi brevissimi il governo regionale intervenga risolvendo l’incomprensibile diversità di trattamento tra i familiari delle vittime di mafia”.
Così il presidente della commissione regionale antimafia Claudio Fava. “Il criterio attualmente adottato, che limita le assunzioni presso la regione ai parenti delle vittime di mafia per eventi successivi al 1999, è profondamente ingiusto e discriminatorio. In contrasto, peraltro, con lo spirito originale dell’intervento regionale. Il governo può rimediare facilmente e rapidamente, e ci aspettiamo che lo faccia. In alternativa- conclude Fava - siamo pronti già domani a depositare un apposito disegno di legge chiedendo alla presidenza dell'Ars una corsia preferenziale perché discussione ed approvazione siano opportunamente celeri”
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