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Fisco, dalla certificazione unica all’Iva: tutte le scadenze di marzo

Fisco, dalla certificazione unica all’Iva: tutte le scadenze di marzo

Il mese di marzo è ricco di scadenze fiscali, ma sono due gli appuntamenti protagonisti: quello con la certificazione unica e quello con il saldo Iva. Il mese si chiude con l’invio della dichiarazione Intrastat da parte degli enti non commerciali e produttori agricoli.

3 marzo

La prima scadenza del mese è il 3 marzo, entro cui va effettuato il pagamento dell’imposta di registro dovuta sui contratti di locazione e affitto stipulati il 1° febbraio o rinnovati tacitamente a partire dalla stessa data. I titolari di partita Iva possono pagare solo in via telematica, mentre chi non ha partita Iva può effettuare l’adempimento anche presso banche, poste o un ufficio dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Il versamento va fatto col modello F24.

16 marzo, certificazione unica al lavoratore

Il 16 marzo è la data in cui si concentra la maggior parte delle scadenze fiscali: innanzitutto, la consegna della certificazione unica al lavoratore e la trasmissione del documento all’Agenzia delle Entrate. La certificazione unica è un documento fondamentale ai fini della dichiarazione dei redditi.

16 marzo, versamento Iva

L’altro appuntamento in scadenza il 16 marzo riguarda i contribuenti Iva. Per i soggetti Iva mensili il versamento va fatto in via telematica con modello F24 usando il codice tributo 6002 – Versamento Iva mensile febbraio. Entro la stessa data va pagato anche il saldo Iva risultante dalla dichiarazione annuale, in un’unica soluzione o come prima rata. Il codice tributo da usare è 6009 – Versamento Iva sulla base della dichiarazione annuale. Ultimo appuntamento del tax day di marzo è il pagamento delle ritenute alla fonte operate nel mese precedente

20 marzo, elaborazione dichiarazione redditi precompilata

Il calendario fiscale prosegue con l’appuntamento del 20 marzo: in questa data cade la scadenza per presentare la domanda da parte dei soggetti che vogliono opporsi all’uso dei dati delle erogazioni liberali effettuate nel 2022 per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata. Il mese di marzo si chiude con l’invio della dichiarazione Intrastat da parte degli enti non commerciali e produttori agricoli.

Inps: in tilt servizi telefonici per i cittadini, i sindacati: “Necessari interventi”

In questi giorni i riferimenti telefonici dell'Inps stanno registrando "code di chiamate di cittadini in attesa superiori alle 1.000/1.500 unità e, di conseguenza, un servizio qualitativamente non accettabile non rappresentano più un’eccezione ma sono diventate la regola". Lo denunciano le Segreterie Nazionali di SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL, riportando segnalazioni "su base nazionale, di un esponenziale aumento di traffico telefonico in ingresso".

I sindacati: "Fenomeno prevedibile viste le imminenti scadenze"

Un fenomeno - spiegano - "assolutamente prevedibile vista l’imminente scadenza dei termini di presentazione dell’ISEE per il rinnovo dell’assegno unico (28 febbraio); a questo si aggiunga che INPS ha “on line” ,da qualche giorno, la nuova versione del proprio sito istituzionale con un’aggiornata interfaccia grafica. Le soluzioni, adottate in queste ore, come quella di dirottare le risorse destinate al 'back office' al supporto del personale in 'inbound' o di invitare gli utenti a scaricare l’App di INPS, non si stanno rivelando utili comportando, al contrario, un ulteriore stress al personale". Per questo i sindacati "chiedono, da subito, la possibilità di ricorrere, su base volontaria ad ore supplementari e/o di straordinario che possano permettere un’adeguata erogazione del servizio e consentire di lavorare con maggiore professionalità recuperando nel contempo una parte del salario perduto".

"Maggior coordinamento di INPS Servizi con l’Istituto INPS"

I sindacati suggeriscono "inoltre, un maggior coordinamento di INPS Servizi con l’Istituto INPS: la nuova versione del sito istituzionale non è stata certo realizzata in pochi giorni e si doveva prevedere, se ci fosse stato una comunicazione più efficace, l’impatto sul traffico in ingresso". "Anche la nuova frase di chiusura suggerita al termine della chiamata, estremamente lunga e complessa, non aiuta di certo a gestire la chiamata stessa visto il perdurare di un tetto massimo alla durata. Ci giungono - spiegano - inoltre segnalazioni in merito ad affiancamenti in linea gestiti senza regole così come momenti formativi senza un reale obiettivo se non quello di abbassare i tempi di conversazione, in barba alla qualità del servizio reso".

"Erogare servizi e dare risposte, anche complesse, al cittadino cliente"

"Vogliamo ancora una volta ricordare che INPS Servizi non vende pacchetti commerciali ma deve invece erogare servizi e soprattutto deve risposte, anche complesse al cittadino cliente. Sollecitiamo, infine, come concordato nell’ultimo incontro, l’invio della bozza sullo schema del Lavoro Agile e la definizione di una nuova data di incontro in modo da iniziare la discussione in tempi brevissimi per poi affrontare i molti altri punti, della piattaforma unitaria, che sono di vitale importanza". "Se così non dovesse essere, infatti, ci inizierebbe a venire il dubbio che, vista la prossima uscita del Presidente Tridico da INPS, qualcuno abbia iniziato a non credere più nel progetto del CCM e lo stesse lentamente lasciando 'decantare' senza impegnarsi in ulteriori investimenti che possano consentire un suo reale consolidamento. In caso saremo pronti a mettere in campo tutte le iniziative sindacali necessarie", conclude la nota sindacale.

redazione

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