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La bottega della felicità, a Enna il primo caffè psicologico d’Italia

La bottega della felicità, a Enna il primo caffè psicologico d’Italia

La bottega della felicità, a Enna il primo caffè psicologico d’Italia

Un luogo dove sentirsi accolti, ciascuno nella propria unicità. A Enna, Floriana, Noemi e Angelo hanno dato vita alla Bottega della Felicità, primo caffè psicologico d’Italia e spazio libero d’incontro che tiene insieme più anime. Un locale dove sorseggiare un cappuccino o una tisana e che, al contempo, offre uno sportello d’ascolto gratuito aperto a tutti, servizi info-point rivolti alla comunità LGBTQAI+, a pazienti oncologici e a coppie interessate all’adozione. Il caffè è anche spazio femminista, libreria e concept store, luogo di promozione del benessere psico-fisico dove si praticano metodi come la fitoterapia, la biblioteca umana e la cromoterapia.

“Il progetto è nato in pandemia – una condizione che ha accentuato fragilità, ansie, solitudine nella comunità – e ha visto la luce a settembre 2021”, spiega Angelo La Barbera, psicologo a orientamento breve strategico e fondatore del caffè con le sorelle Floriana, anche lei psicologa, e Noemi, con una formazione psico-pedagogica. “La Bottega della Felicità è una metafora che si concretizza nell’applicazione della teoria del contatto, quella per cui la vicinanza tra membri di gruppi diversi, se in condizioni favorevoli, può scardinare il pregiudizio”.

Pregiudizio tra i motivi che dissuadono ancora molti dal rivolgersi a professionisti della psiche. Ma non l’unico in un Paese che sconta una carenza di strumenti e competenze ad hoc nel trattamento dei Disturbi Emotivi Comuni, i quali colpiscono circa il 20% della popolazione. Il boom di richieste per il Bonus Psicologo, del resto, è sintomatico di disagi diffusi amplificati dalla pandemia, cui tuttavia non è corrisposto un potenziamento strutturale dei servizi pubblici per la salute mentale. In Italia, nel pubblico, ogni 100mila abitanti si contano in media appena 3,3 psicologi e 2,6 strutture, in Sicilia 3,7 professionisti e 3,6 strutture (fonte: Rapporto civico sulla salute 2022). È under 35, invece, il 60% dei richiedenti il Bonus Psicologo nel nostro Paese, come emerge da un rapporto della Commissione UE sull’impatto del Covid sulla salute mentale dei giovani.

I giovani sono tra i più assidui frequentatori della Bottega

E proprio i giovani sono tra i più assidui frequentatori della Bottega, “un luogo che non segna tempo ma che continua a scorrere, che chiede spontaneità ma anche buone pratiche per essere e rendere felici”, nelle parole di Carlo. Per Giovanna “uno spazio innovativo, dove affrontare tematiche importanti, fare amicizia e non mai sentirsi soli”. Da Sydney a Praga, i caffè psicologici esistono in altre città d’Europa e nel mondo. In Italia “la Bottega è stata la prima ad avvalersi di una presenza costante di professionisti al suo interno”, spiega ancora Angelo. “L’obiettivo è offrire un primo ascolto in un contesto dove superare la paura di chiedere aiuto”.

Inclusività la parola d’ordine per chi varca la soglia del caffè che propone eventi di vario tipo, dalle giornate di sensibilizzazione all’aperizumba. Cifra distintiva, la condivisione dell’esperienza: “La Bottega è anche tavolo sociale: ci si siede vicino a perfetti estranei ed emergono temi legati al ciclo di vita, dal lutto alla perdita del lavoro, dalle relazioni genitori-figli alla separazione, dalle questioni di genere al bullismo”.

Un format che ha attirato curiosità anche fuori dai confini cittadini. “Stiamo facendo rete con colleghi di vari orientamenti. Sarebbe bello – conclude Angelo – se in ogni città italiana nascesse una Bottega della Felicità, per fare fronte allo smarrimento emotivo di questi tempi”. Luoghi dove la psicologia, lontana dai luoghi comuni, possa farsi spazio comune.

redazione

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