La Regione Siciliana convocherà un tavolo di crisi per la vertenza in corso al sito di Catania della Pfizer dopo l'avvio della procedura di 130 esuberi annunciati dalla multinazionale farmaceutica.
A presiederlo saranno gli assessori regionali al Lavoro, Antonio Scavone, e all'Industria, Mimmo Turano.
La data ipotizzata per la convocazione delle parti è il 18 marzo. L'incontro si terrà dalle 11 nel salone del PalaRegione di Catania. Se il tavolo di crisi regionale dovesse avere esito negativo, come i tre incontri tenuti nella sede di Confindustria Catania, le trattative potranno proseguire a livello di Governo nazionale.La notizia sul tavolo regionale è stata ufficializzata da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Rsa della multinazionale che "ringraziano il presidente Nello Musumeci e gli assessori preposti perché hanno accolto il nostro grido d'aiuto, attivandosi anche per un eventuale tavolo di livello nazionale in caso di ulteriore esito negativo della trattativa regionale".
"Siamo molto rammaricati - dichiarano i segretari provinciali Jerry Magno (Filctem Cgil), Giuseppe Coco (Femca Cisl), Alfio Avellino (Uiltec Uil), Carmelo Giuffrida (Ugl Chimici) e le Rsu di categoria - per non aver potuto risolvere la questione durante il primo passaggio ma, nonostante la nostra costante volontà di condurre l'accordo ad una ragionevolezza, con la revoca dei licenziamenti ed una discussione complessiva sul futuro dello stabilimento di Catania, abbiamo trovato un clima non di certo conciliante da parte dell'azienda ed un'attività di mediazione francamente debole da parte di Confindustria.
E' grave, peraltro, che quest'ultima abbia dichiarato che siamo stati noi ad abbandonare il tavolo di trattativa - aggiungono Magno, Coco, Avellino e Giuffrida - quando in realtà ci siamo preoccupati di contrastare l'insistenza datoriale di firmare un verbale in cui l'azienda entrava comunque nel merito della procedura, mentre non eravamo d'accordo. E' stata respinta anche la richiesta di una riflessione di 48 ore per individuare le misure più opportune da intraprendere, in attesa della paventata convocazione del tavolo regionale che poi di fatto è arrivata.
I lavoratori non si meritano questo trattamento (non dimentichiamo che tra il personale con contratto interinale, già 50 unità non sono state rinnovate ed altre 30 attendono a breve lo stesso destino) per questo - concludono i sindacalisti - continueremo a lottare, non essendo disposti ad abbassare la guardia sul principio che Pfizer prima di ogni cosa deve fornire garanzie certe sulle prospettive del sito etneo, con i fatti e non a parole come è stato fino ad oggi".
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