E' un presidente della Regione contento a metà, Nello Musumeci, dopo l’incontro con il premier Conte a Roma a Palazzo Chigi per affrontare e individuare delle soluzioni sull’emergenza sanitaria nei centri d’accoglienza.
“Nessuno di noi e nemmeno il sindaco di Lampedusa ha chiesto baratti – ha dichiarato Musumeci - Io sono in una situazione di attesa e non mi arrendo. Ho chiesto e ottenuto che l’hotspot di Lampedusa venga svuotato, e questa è la più grande vittoria ottenuta dopo 10 anni. Dopo di che tutte le provvidenze economiche che vorranno dare all’isola di Lampedusa ben vengano, perché è giusto che quella terra possa essere compensata di tanti sacrifici e tante sofferenze”.
“Posso dirmi soddisfatto a metà dell’incontro di ieri. E' normale che da parte nostra ci siano incertezze, ma non c’è dubbio che siamo riusciti a porre finalmente il tema immigrazione anche in relazione all’aspetto umanitario e sanitario. Lo Stato dovrebbe preoccuparsi di questo. In questo caso lo ‘Stato Sicilia’ ha fatto tutto quello che non aveva fatto prima lo ‘Stato Roma’, perché per la prima volta abbiamo denunciato la situazione di squallore in cui il Governo manteneva i migranti”.
La questione sanitaria, dunque, deve essere primaria secondo Musumeci. “La sanità è il primo problema che va affrontato - ha concluso - Il problema di ‘spalmare’ i migranti in Europa riguarda, invece, il Governo. L’Europa non può essere solo contabilità, deve essere anche un’idea, un valore. So perfettamente quanta miopia ci sia nei paesi europei e so che i dati sui migranti in Europa non sempre vengono elaborati in maniera corretta”. Musumeci ha comunque anticipato che emetterà un provvedimento che dia seguito alle ispezioni sanitarie nell'hot spot di Lampedusa.
“Sono certo – ha concluso - che troverà il consenso anche del Viminale. Il diritto alla salute è un bene prezioso. Vale una battaglia di civiltà”. Per il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese l’incontro è stato proficuo. “Con la collaborazione istituzionale – ha dichiarato - si trova sempre la sintesi di tutti i problemi”.
Critico Stefano Candiani, segretario regionale della Lega Sicilia Salvini Premier. “Il ‘basta slogan’ scandito ieri da Conte davanti a Musumeci – dice Candiani - è una bacchettata arrogante da parte di chi non ha totalmente idea delle situazione drammatica degli hotspot siciliani e la riprova è che all’isola di Lampedusa e alla Regione Siciliana non è stata proposto nessun percorso concreto di svuotamento dei centri di accoglienza e di gestione del flusso migratorio”. Non è soddisfatto il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, alle prese con i continui sbarchi al porto della cittadina, l’ultimo dei quali riguarda 53 migranti. “L’emergenza – ha detto - non si esaurisce a Lampedusa ma riguarda anche altre località come Pozzallo che non può essere esclusa dai provvedimenti previsti dal Governo. Riconoscendo la priorità di intervento a Lampedusa, ribadisco comunque la necessità che sia affrontato il problema immigrazione nella sua totalità, coinvolgendo nella loro interezza tutti i territori interessati”.
Giusi Savarino, deputato regionale di #DiventeràBellissima avverte: “Vigileremo perché le stesse attenzioni dopo Lampedusa vengano seguite negli altri centri, penso tra gli altri a Porto Empedocle che ha sofferto un disagio economico e sociale gravissimo”.
Raffaella Pessina
“Nessuno di noi e nemmeno il sindaco di Lampedusa ha chiesto baratti – ha dichiarato Musumeci - Io sono in una situazione di attesa e non mi arrendo. Ho chiesto e ottenuto che l’hotspot di Lampedusa venga svuotato, e questa è la più grande vittoria ottenuta dopo 10 anni. Dopo di che tutte le provvidenze economiche che vorranno dare all’isola di Lampedusa ben vengano, perché è giusto che quella terra possa essere compensata di tanti sacrifici e tante sofferenze”.
“Posso dirmi soddisfatto a metà dell’incontro di ieri. E' normale che da parte nostra ci siano incertezze, ma non c’è dubbio che siamo riusciti a porre finalmente il tema immigrazione anche in relazione all’aspetto umanitario e sanitario. Lo Stato dovrebbe preoccuparsi di questo. In questo caso lo ‘Stato Sicilia’ ha fatto tutto quello che non aveva fatto prima lo ‘Stato Roma’, perché per la prima volta abbiamo denunciato la situazione di squallore in cui il Governo manteneva i migranti”.
La questione sanitaria, dunque, deve essere primaria secondo Musumeci. “La sanità è il primo problema che va affrontato - ha concluso - Il problema di ‘spalmare’ i migranti in Europa riguarda, invece, il Governo. L’Europa non può essere solo contabilità, deve essere anche un’idea, un valore. So perfettamente quanta miopia ci sia nei paesi europei e so che i dati sui migranti in Europa non sempre vengono elaborati in maniera corretta”. Musumeci ha comunque anticipato che emetterà un provvedimento che dia seguito alle ispezioni sanitarie nell'hot spot di Lampedusa.
“Sono certo – ha concluso - che troverà il consenso anche del Viminale. Il diritto alla salute è un bene prezioso. Vale una battaglia di civiltà”. Per il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese l’incontro è stato proficuo. “Con la collaborazione istituzionale – ha dichiarato - si trova sempre la sintesi di tutti i problemi”.
Critico Stefano Candiani, segretario regionale della Lega Sicilia Salvini Premier. “Il ‘basta slogan’ scandito ieri da Conte davanti a Musumeci – dice Candiani - è una bacchettata arrogante da parte di chi non ha totalmente idea delle situazione drammatica degli hotspot siciliani e la riprova è che all’isola di Lampedusa e alla Regione Siciliana non è stata proposto nessun percorso concreto di svuotamento dei centri di accoglienza e di gestione del flusso migratorio”. Non è soddisfatto il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, alle prese con i continui sbarchi al porto della cittadina, l’ultimo dei quali riguarda 53 migranti. “L’emergenza – ha detto - non si esaurisce a Lampedusa ma riguarda anche altre località come Pozzallo che non può essere esclusa dai provvedimenti previsti dal Governo. Riconoscendo la priorità di intervento a Lampedusa, ribadisco comunque la necessità che sia affrontato il problema immigrazione nella sua totalità, coinvolgendo nella loro interezza tutti i territori interessati”.
Giusi Savarino, deputato regionale di #DiventeràBellissima avverte: “Vigileremo perché le stesse attenzioni dopo Lampedusa vengano seguite negli altri centri, penso tra gli altri a Porto Empedocle che ha sofferto un disagio economico e sociale gravissimo”.
Raffaella Pessina
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