Tra i giovani studenti catanesi c’è anche chi si schiera a favore del no e spiega ai coetanei di ogni schieramento politico alcuni dei motivi alla base di questa scelta. «Questa riforma costituzionale ufficialmente è stata scritta dal premier Matteo Renzi e dalla ministra Maria Elena Boschi, che in realtà sono solo pedine di qualcuno che, senza nome e cognome, da Bruxelles vuole comandare sulle nostre vite» – sostiene Paolo Balestrazzi, 17 anni, studente del San Giuseppe, che considera la riforma come una mossa che va contro gli interessi degli italiani.
«Non si ridurranno che del minimo le spese del Senato e sindaci e consiglieri – che rappresentano la mala politica – saranno dotati dell’immunità». Ma soprattutto, per Paolo, diminuirà ulteriormente la partecipazione dei cittadini alla vita politica. «Se Renzi sostiene che con la vittoria del no l’Italia tornerebbe indietro di trent’anni – conclude - a mio parere il sì la farebbe arretrare ancora di più, facendo venir meno la democrazia e la sovranità del popolo».
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