Sanità siciliana: una storia di efficienza e speranza

Sanità siciliana: una storia di efficienza e speranza

Sanità siciliana: una storia di efficienza e speranza

Non solo emergenze, ritardi e disagi: la sanità siciliana offre anche esempi di eccellenza e pronta risposta. Lo dimostra la vicenda di una donna di 96 anni, curata con successo all’ospedale Ingrassia di Palermo dopo una brutta caduta domestica.

Il 5 gennaio, l’anziana ha riportato gravi fratture scomposte a femore, rotula e spalla. Allertati i soccorsi, l’ambulanza del 118 è arrivata in soli 5 minuti, trasportandola rapidamente all’ospedale. Nonostante il periodo festivo, il giorno dell’Epifania, appena 24 ore dopo l’incidente, la donna è stata operata con successo dal dottor Ferdinando Granata, direttore dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia, e dalla sua equipe.

Il 10 gennaio, a soli 5 giorni dall’intervento, la paziente è stata dimessa e ora si trova a casa, circondata dall’affetto dei suoi familiari. Qui, grazie al supporto dell’ospedale, riceverà assistenza domiciliare: visite di controllo periodiche e sedute di fisioterapia garantiranno un percorso di recupero adeguato.

Un esempio positivo per la sanità pubblica

Questa storia a lieto fine dimostra che la sanità pubblica siciliana non è ferma. Buone pratiche e casi di efficienza, come quello dell’ospedale Ingrassia, possono diventare modelli da seguire per affrontare le difficoltà emerse di recente.

Solo poche settimane fa, infatti, episodi di disagio nei nosocomi palermitani – tra cui Villa Sofia e lo stesso Ingrassia – avevano scosso l’opinione pubblica. Tra questi, il caso di una donna di 76 anni deceduta a dicembre dopo essere rimasta per 8 giorni su una barella del pronto soccorso.

Nonostante le criticità, episodi come quello della 96enne operata tempestivamente dimostrano che il sistema sanitario siciliano ha le risorse e le competenze per offrire assistenza di qualità.

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