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Mutui per la prima casa: ecco cosa sapere

Mutui per la prima casa: ecco cosa sapere

Mutui per la prima casa: ecco cosa sapere

Per chi è in procinto di acquistare la prima casa osservare le opzioni per mutui disponibili e scegliere le migliori è difficile ma estremamente importante. Le scelte fatte prima dell’acquisto determinano il futuro dei compratori e sbagliare può rivelarsi un disastro per il bilancio familiare. Esistono garanzie, agevolazioni, bonus e detrazioni per chi acquista la prima casa, soprattutto per i giovani under 36 (ma non solo).

Mutui prima casa, tassi e fattori da considerare

In genere, quando concedono un mutuo, le banche erogano fino all’80% del valore di un immobile. Esistono mutui a tasso fisso e a tasso variabile. Nel primo caso, le rate rimangono uguali nel tempo; nel secondo caso, invece, sono possibili oscillazioni.

Naturalmente scegliere l’uno o l’altro quando si parla di mutui per la prima casa può avere sia vantaggi che svantaggi. Un mutuo a tasso fisso, naturalmente, è più sicuro; tuttavia, viene concesso più raramente e le rate sono in genere più alte. Scegliere un mutuo a tasso variabile può essere più conveniente sotto certi punti di vista (soprattutto per quanto riguarda l’importo delle rate), ma è più rischioso: l’oscillazione dei tassi, infatti, è costante e nel tempo può comportare delle difficoltà economiche. Esistono anche mutui a tasso misto (in parte fisso e in parte variabile) e a tasso agevolato per determinate categorie di acquirenti.

Il tasso d’interesse in un mutuo a tasso fisso corrisponde alla somma dell’Eurirs (Euro Interest Rate Swap – Tasso per swarp su interessi, calcolato giornalmente dall’European Banking Federation) e lo spread. Per quanto riguarda il tasso variabile, questo si può calcolare sommando spread e Euribor.

I tassi d’interesse, principalmente a causa della crisi post-Covid e dei rincari degli ultimi mesi, hanno subìto oscillazioni verso l’alto. Le persone sono meno propense ad acquistare, le banche a concedere fondi.

Come richiedere e accedere al mutuo prima casa

Dopo la scelta della banca che applica i tassi più convenienti, è il momento di richiedere il mutuo per la prima casa. Quando si fa richiesta, è importante considerare i documenti necessari:

  • Dati anagrafici dei richiedenti e della loro attuale abitazione;
  • Informazioni su nucleo familiare ed eventuali persone a carico di chi fa richiesta;
  • Dati su occupazione, tipologia di lavoro (autonomo o dipendente), qualifica e reddito netto (sia mensile che annuale);
  • Informazioni sull’immobile che si intende acquistare (superficie, piani, anno, stato);
  • Dichiarazione su eventuali impegni finanziari già presi.

Per quanto riguarda i requisiti, naturalmente il richiedente del mutuo deve avere almeno 18 anni e avere la residenza in Italia. I cittadini italiani e UE con residenza in Italia possono fare domanda, così come gli stranieri residenti da almeno 3 anni.

Mutui online prima casa

Nell’era del web, è ormai possibile richiedere mutui per prima casa online oltre che in banca. I requisiti in genere sono gli stessi di un mutuo richiesto in banca, però è possibile trovare delle agevolazioni convenienti online. La durata, in genere, si mantiene sempre tra i 5 e i 30 anni (come nei mutui “tradizionali”).

Banche e servizi online che permettono di richiedere e ottenere mutui online per la prima casa offrono anche la possibilità di un preventivo personalizzato. Molto utile, soprattutto per chi ha specifiche esigenze.

Come comportarsi con contratto a tempo determinato

Si sa che ottenere un mutuo con un contratto a tempo determinato è difficile. Così come è difficile ottenere un contratto a tempo indeterminato nell’Italia odierna. Con la crisi, le banche cercano di tutelarsi e spesso lo fanno rifiutando potenziali acquirenti “rischiosi”.

Tuttavia, a determinate condizioni certe banche possono offrire un mutuo “breve” (in genere da ripagare entro 10 anni) anche a chi ha un contratto precario/a tempo determinato. Per ottenerlo, di solito, serve un garante.

Mutuo prima casa per giovani e precari con garanzia dello Stato

Per alcune categorie (come giovani precari), il garante può diventare lo Stato. Con il fondo governativo per i giovani, infatti, il Governo nazionale può farsi garante del 50% del mutuo. Il fondo agevola “il rapporto tra il cittadino e la banca, offrendo una garanzia pubblica, con controgaranzia dello Stato, sul mutuo per l’acquisto della prima casa”. Questo a patto che la casa da acquistare non sia considerato “immobile di lusso” e costi meno di 250mila euro.

Il Fondo prima casa è gestito da Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), che valuta i requisiti per l’accesso all’agevolazione. Con il Decreto Sostegni bis, prorogato fino al 31 dicembre 2022, il fondo permette di ottenere una garanzia pubblica per il mutuo fino all’80%.

I richiedenti devono avere ISEE non superiore ai 40mila euro annui e devono rientrare in una delle seguenti categorie:

  • Coppia coniugata o ufficialmente convivente da almeno due anni, in cui almeno un membro non abbia superato i 35 anni;
  • Famiglia monogenitoriale con figli minori;
  • Giovani under 36;
  • Conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari.
  • Per queste categorie si prevede un tasso calmierato del finanziamento, che non deve comunque superare i 250mila euro.

Sospensione mutui

Consap gestisce anche l’accesso al fondo di sospensione mutui prima casa, che prevede “la possibilità di beneficiare della sospensione del pagamento delle rate al verificarsi di situazioni di temporanea difficoltà”.

Si tratta di uno strumento molto utile in caso di eventi che incidono negativamente sul bilancio economico del nucleo familiare: licenziamento, dimissioni per giusta casa, handicap dell’intestatario del mutuo, sospensione o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo superiore ai 30 giorni per cause non riconducibili al lavoratore.

Conclusione

Per i mutui per la prima casa nel 2022 ci sono tante opzioni e tante agevolazioni. Valutarle attentamente è importante per evitare rischi e difficoltà economiche. Per saperne di più, è possibile consultare la guida all’acquisto della prima casa dell’Agenzia delle Entrate.

redazione

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