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Effetto Covid sui consumi, la spesa delle famiglie è tornata indietro di 20 anni

Effetto Covid sui consumi, la spesa delle famiglie è tornata indietro di 20 anni

Effetto Covid sui consumi, la spesa delle famiglie è tornata indietro di 20 anni

Ecco il "conto salato" del Covid sui consumi delle famiglie italiane: l'Istat rileva una contrazione del 9% nel 2020 rispetto al 2019, ma se si esclude la spesa per l'affitto il calo è più marcato e nell'ordine del 12,2%.

Si tratta della contrazione più accentuata dal 1997 (anno di inizio della serie storica), che riporta il dato medio di spesa corrente al livello del 2000.

Poiché la distribuzione dei consumi è asimmetrica e più concentrata nei livelli medio-bassi, la maggioranza delle famiglie spende un importo inferiore al valore medio. Se si osserva il valore mediano (il livello di spesa per consumi che divide il numero di famiglie in due parti uguali), il 50% delle famiglie residenti in Italia ha speso nel 2020 una cifra non superiore a 1.962 euro (2.159 euro nel 2019).

Nello specifico, rispetto al 2019, rimangono sostanzialmente invariate la spesa per Alimentari e bevande analcoliche (468 euro al mese) e quella per Abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili, manutenzione ordinaria e straordinaria (893 euro mensili, di cui 587 euro di affitti figurativi).

Il calo delle spese delle famiglie è diffuso su tutto il territorio nazionale, ma la sua articolazione sembra risentire delle differenze territoriali nella diffusione del Covid-19 e nelle misure di contrasto adottate: è stato più intenso nel Nord Italia (-10,2% il Nord-ovest e -9,5% il Nord-est), seguito da Centro (-8,8%) e Mezzogiorno (-8,2% il Sud e -5,9% le Isole).

Nel Sud e nelle Isole, dove le disponibilità economiche sono generalmente minori, a pesare di più sulla spesa delle famiglie sono le voci destinate al soddisfacimento dei bisogni primari, come quelle per Alimentari e bevande analcoliche: rispetto alla media nazionale (20,1%), nel 2020 questa quota di spesa arriva al 25,2% al Sud e al 24,5% nelle Isole mentre si ferma al 17,9% nel Nord-ovest.

Nel 2020, la voce di spesa che le famiglie hanno maggiormente limitato è infatti proprio quella per viaggi e vacanze.

Tra quante già spendevano per questa voce nel 2019, la percentuale di chi l’ha ridotta rispetto all’anno precedente è del 46,8%.

Questa percentuale è pari al 44,1% nel Nord e nel Centro e al 56,6% nel Mezzogiorno.

(AGI)

redazione

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